Figurati! Se con il mouse muovi il cursore fuori dallo spettro e i valori scendono, sicuramente e' quella l'indicazione corretta. Quindi, appena preso un frame, controlla i valori ADU nella zona piu' luminosa. Se superano 40000, abbassa il tempo di esposizione. C'e' un limite anche sul minimo, nel senso che se gli ADU sono pochi, lo spettro e' piu' rumoroso. L'ideale e' fare in modo che la zona piu' intensa si trovi nel range 30000-40000.
Quando ho scritto non avevo visto il tuo ultimo post. La qualita' della tua camera e' ok per fare pratica con il reticolo SA100, con le limitazioni viste per il "ripple" (le oscillazioni di intensita' nel continuo). Come ti dicevo, lo spettro di Sirio purtroppo e' inutilizzabile perche' e' entrata troppa luce sul sensore ed hai saturato i pixel della zona centrale.
Quando possibile, osserva una stella meno luminosa, possibilmente di tipo spettrale A0V o vicina (classi B8-A2). Siccome e' bene fare le cose per gradi, per il momento ti consiglio vivamente di concentrarti sulla stella di riferimento finche' questa non e' completamente sotto controllo per quanto riguarda la fase di ripresa ed il successivo trattamento via software.
Hai citato IRIS, sappi che questo sw non legge correttamente le immagini a 16 bit con i livelli che vanno da 0 a 64K ADU. IRIS riproduce le intensita' fino a 32767 ADU (es. un conteggio di 42000 ADU diventa in IRIS 32767). Occhio quindi ad impiegarlo con i tuoi file!
Per la distanza in pixel, credo che Maxim DL fornisca da qualche parte le coordinate del cursore sul frame (io uso Astroart 7 e non conosco MDL). Basta prendere la coordinata X della riga h-beta e quella dell'ordine zero. Poi fai la differenza. Vedi esempio sotto con Astroart. Scusa, la distanza nel post precedente era sbagliata, ho corretto (396-42 = 354 px).
Paolo