Oggi è 28 mar 2024, 18:41
   
Text Size
Login

Prima luce CCD spettro di Sheratan

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Max » 12 nov 2018, 16:39

Ciao a tutti , approfittando di una finestra di bel tempo la scorsa sera ho potuto finalmente provare la nuova CCD,quindi ho montato tutto ed ho preso di mira Sheratan una stellina facile di classe A5V tanto per cominciare a capire come funziona la ccd ,ho usato lo SA100, e fatto 10 scatti da 1" senza dark flat bias ecc. ecc. :D un passo alla volta....
questo è lo spettro:
SHERATAN 3.jpg
SHERATAN 3.jpg (10.93 KiB) Osservato 1332 volte
e qui la prima domanda: vi sembra buona come immagine? perché io a video vedevo bene tutte le righe di Balmer ,qui invece molto meno.. :-?
e questa poi è l'analisi:
Sheratan cal.jpg
Sheratan prof.jpg
profilo comp.jpg

Non sono riuscito ad ottenere l'ordine zero al posto giusto ed ho dovuto fare la calibrazione lineare a due punti perché con quella non lineare non riuscivo a calibrare lo spettro.
Essendo la prima prova con ccd cosa ne pensate? Cosa posso aver sbagliato e come migliorare?
Lo spettroscopio ancora giace nella sua scatola sto aspettando di risolvere ancora qualche intoppo poi toccherà anche a lui :D
Grazias
Massimo
Avatar utente
Max
Quasar Dipendente
 
Messaggi: 629
Iscritto il: 14 ago 2017, 11:32
Località: Roma

Messaggioda Paolo » 13 nov 2018, 9:23

Ciao Massimo, non ne sono certo ma quella "scalettatura" mi sembra un effetto di aliasing. Tipicamente accade quando lo spettro e' un po' sottile (sottocampionato) ed il frame ruotato di pochi gradi, operazione che puo' essere necessaria per rendere orizzontale l'asse della dispersione.

Non voglio pensare ad un ripple intrinseco della camera, sarebbe un problema davvero noioso. Ricordi se hai dovuto ruotare il frame? In caso, hai un frame nativo FIT con lo spettro inclinato?

Altro sospetto e' la possibile saturazione. Controlla quanti ADU misura lo spettro nel punto piu' intenso.

Con le ondulazioni che presenta lo spettro e' davvero difficile fare la calibrazione. In pratica non riesci a riconoscere gli assorbimenti di molte delle righe di Balmer.

Considera infine che una stella di classe A5 e' un po' piu' difficile per lo Star Analyser, le righe sono piu' marcate in una A0.

Paolo
Avatar utente
Paolo
Quasar Guru
 
Messaggi: 7747
Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
Località: L'Aquila

Messaggioda Max » 13 nov 2018, 17:28

Ciao Paolo,
mi ci mancano solo i problemi che hai citato poi davvero butto tutto :D
Si si ho ruotato il frame, e tolto lo spettro di sinistra che però a video non vedevo :-s
ecco un frame originale
Single__2018-11-08_19-06-44_Bin2x2_1s__-1C.tif
Single__2018-11-08_19-06-44_Bin2x2_1s__-1C.tif (706.99 KiB) Osservato 1279 volte

Mi chiedevo anche quale possa essere un buon tempo di esposizione con stelle luminose o comunque ben visibili.
Grazie
Massimo
Avatar utente
Max
Quasar Dipendente
 
Messaggi: 629
Iscritto il: 14 ago 2017, 11:32
Località: Roma

Messaggioda Paolo » 13 nov 2018, 20:50

No, tranquillo... sembra proprio aliasing. Il bordo superiore dello spettro e' netto (al contrario di quello inferiore) e con quell'angolo la "scalettatura" viene fuori in modo evidente.

Basta che in fase di ripresa posizioni l'asse spettrale orizzontale (parallelo al lato lungo del frame) e sei a posto.

Ricorda che l'acquisizione va fatta sempre in formato FIT a 16 bit. Anche un passaggio per altri formati compressi puo' creare artefatti.

Per quanto riguarda l'esposizione corretta, devi solo fare qualche prova di acquisizione e controllare quanti ADU raggiunge il punto di massima intensita' dello spettro. Un buon valore potrebbe essere fra 25000 e 35000 ADU. Attenzione pero', perche' con le stelle luminose c'e' il problema della scintillazione: per non saturare sei costretto ad usare tempi brevissimi che "congelano" le deformazioni del continuo (sono effetti di rifrazione dell'atmosfera in movimento). Con frame brevissimi puoi avere gli ADU max completamente ballerini, es. in un frame 10000, nel successivo 40000. Quando invece lavori con integrazioni maggiori, e' tutto piu' stabile, le deformazioni del continuo (che sono sempre presenti) si mediano e il continuo si avvicina a quello reale (che otterresti se operassi fuori dall'atmosfera).

Paolo
Avatar utente
Paolo
Quasar Guru
 
Messaggi: 7747
Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
Località: L'Aquila

Messaggioda Max » 14 nov 2018, 6:31

Grazie mille Paolo, fine settimana dovrebbe essere bel tempo, quindi sotto con altri test, prima di utilizzare l'Alpy sto sistemando dei software per l'allineamento polare assistito, una volta completato si parte :D
Avatar utente
Max
Quasar Dipendente
 
Messaggi: 629
Iscritto il: 14 ago 2017, 11:32
Località: Roma


Torna a Spettroscopia, Radioastronomia

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

cron

Chi c’è in linea

In totale ci sono 16 utenti connessi :: 0 iscritti, 0 nascosti e 16 ospiti (basato sugli utenti attivi negli ultimi 5 minuti)
Record di utenti connessi: 595 registrato il 22 dic 2022, 1:59

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

Login Form