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Possibile nova in Perseo mag 6.2

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Paolo » 8 mag 2018, 15:17

Troppo buono Sergio! Ti capisco per il meteo. In questo momento ci sono forti temporali a L'Aquila, come quasi ogni giorno. Nelle notti brevissime pause di sereno fra lunghi rannuvolamenti... ti passa del tutto la fantasia di preparare la strumentazione.

Ieri sera il miracolo... tutto sereno dal crepuscolo fino al tramonto della nova dietro l'edificio che copre l'orizzonte. Questo "lungo" intervallo mi ha dato modo di osservare sia la riga H-beta e dintorni, sia l'H-alfa. Sempre con il reticolo da 1200 l/mm. In pochi giorni lo spettro e' notevolmente cambiato. Sta rimanendo ben presente solo la componente centrale delle righe.

Il profilo h-alfa:

v392per_Ha_20180507_784_PB.png

H beta e dintorni:

v392per_Hb_20180507_805_PB.png

Le due righe di Balmer in funzione della velocita' radiale. Qui il confronto con l'osservazione del 2 maggio.

v392per_Ha_RV_comp1_PB.png


v392per_Hb_RV_comp1_PB.png


Ho sempre letto che ogni nova e' diversa dall'altra. Questa non fa eccezione, lo spettro e' molto particolare e ha poche similtudini con quanto si e' osservato nel passato. Purtroppo e' velocissima a scendere di luminosita' (e anche sull'orizzonte). Ora sembra stabilizzata sul mag V 9.0 ma presto potrebbe riprendere la discesa iniziale. Noi naturalmente speriamo in un nuovo incremento... serve luce per prendere lo spettro nel poco tempo in cui e' visibile!

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Messaggioda umberto » 8 mag 2018, 19:34

Caramba che sorpresa Paolo! Hai colto l'attimo fuggente per fare questo spettro, io intanto guardo la gronda e sospiro.Umberto
Ultima modifica di umberto il 8 mag 2018, 22:31, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda LFranco » 8 mag 2018, 20:33

Bel risultato Paolo,
davvero hai colto l'attimo ... fuggente.
In compenso credo (spero) sarà utilizzata per una prossima pubblicazione (ATEL).
Ciao Lorenzo Franco
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Messaggioda Paolo » 9 mag 2018, 10:34

Grazie Umberto, Lorenzo!

Al ritmo di 4 minuti al giorno persi, dalla mia postazione sara' osservabile ancora per poco. Speriamo di riuscire a prendere un altro spettro... Inoltre la curva di luce AAVSO mostra che la breve "sosta" potrebbe essere terminata. L'ultima misura V ha superato la mag 9.

V392_Per_lc.PNG

Nessuno ha provato con lo Star Analyser? E' ancora un soggetto facile.

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Messaggioda Paolo » 14 mag 2018, 18:39

Ciao a tutti, ieri altra fortuita apertura di sereno durante il crepuscolo (ormai l'integrazione si conclude per me prima dell'inizio della notte astronomica). La magnitudine della nova in banda V ha raggiunto il valore 10.

Siamo di nuovo nella regione della riga H-alfa (non ho piu' il tempo per riprendere anche la H-beta nella stessa serata). Purtroppo la fortissima turbolenza ha causato una notevole perdita di luce, specie nei primi frame.

v392per_20180513_795_PB.png

Il confronto dei profili presi finora (2, 7 e 13 maggio). Il picco centrale della riga H-alfa e quello dell'elio neutro He I 6678 sono divenuti progressivamente piu' stretti. Sono presenti anche vistose variazioni per le intensita' delle componenti larga e stretta della riga H-alfa che, rispetto al 2 maggio in cui raggiungevano quasi lo stesso livello, appaiono ora ben differenziate.

V392_Per_comp3_pb.png


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Messaggioda Paolo » 20 mag 2018, 16:12

Ormai e' fuori portata per me. La mia l'ultima osservazione del 13 maggio era integralmente in luce crepuscolare a causa dell'edificio che ostruisce l'orizzonte ovest...

Francois Teyssier (ARAS) e' in frequente contatto con i professionisti ed ha riportato delle interessanti informazioni circa il profilo che mostrano quasi tutte le righe spettrali in emissione della V392 Per in veste di nova classica.

Nella prima ipotesi il modello vede l'espulsione di un anello equatoriale e degli ejecta in due lobi contrapposti in asse polare. E' un modello in cui la componente stretta di solito si presenta a doppio picco mentre qui sembra che sia singolo (almeno alla risoluzione dei nostri strumenti). Cio' si puo' spiegare considerando un angolo di inclinazione del sistema molto basso.

In una seconda ipotesi la componente stretta sarebbe dovuta all'eccitazione di gas che circonda il sistema, espulso in passato (quindi piu' lento). Quella larga agli ejecta dell'evento che stiamo osservando.

L'ultima considera una particolare geometria degli ejecta dalla forma biconica.

Francois ha sintetizzato in uno schema il modello della prima ipotesi, indicando quali potrebbero essere le regioni gassose emittenti, responsabili delle diverse caratteristiche spettrali (sorgente):

V392_Per_ARAS.png

Cercate di osservarla. Questa e' una nova davvero peculiare (in verita' si dovrebbe dire alla maggior parte delle nove!). Un vero peccato che si abbassi sull'orizzonte proprio adesso che la luminosita' sta subendo un forte calo...

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Messaggioda Paolo » 15 gen 2021, 19:39

Ciao a tutti, aggiorno questo vecchio topic dedicato alla Nova Persei 2018 dopo essermi accorto che e' stato pubblicato nel mese di luglio 2020 un paper sull'evento:

Classical Nova Persei 2018 outburst from the dwarf nova V392 Per
Drahomír Chochol et al.
https://arxiv.org/abs/2007.13337v1

Il lavoro ci riguarda piu' da vicino in quanto gli astrofisici hanno utilizzato cinquanta spettri amatoriali presenti nel database ARAS (gli autori sono citati nei ringraziamenti).

Se ricordate, si e' trattato un evento molto particolare: il nostro target era una "tranquilla" cataclismica (!) che ha esibito un evento energetico piu' modesto. Era infatti gia' conosciuta come nova nana e catalogata con il nome V392 Persei. Nell'aprile 2018 ha originato un evento ben piu' "potente" di nova classica che abbiamo potuto osservare anche noi astrofili. Un fenomeno rarissimo se vengono considerate le proprieta' fisiche del sistema progenitore e il contesto di nova nana di cui faceva parte.

Nel documento ho trovato molto interessante la tecnica di "disentangling" applicata ad alcuni spettri contenenti il profilo della riga h-alfa (pag 9). In pratica vengono modellate le componenti dovute alle varie regioni emittenti (guscio di gas interno, esterno,...), ognuna separata nelle parti in allontanamento e in avvicinamento. Componenti che, sommate, vanno a formare un profilo molto simile a quello osservato.

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Messaggioda umberto » 15 gen 2021, 23:25

Paolo, complimenti a te ed agli altri amatori in elenco nei ringraziamenti a pag.11 del pdf.
In questa occasione voglio essere un pò critico e mi chiedo se i prof. avrebbero potuto stilare il paper se non avessero avuto a disposizione i cinquanta spettri degli amatori.
Visto che il lavoro è stato sostenuto dall'agenzia slovacca della ricerca con contratto n° APVV-15-0458 e altresì dall'accademia della scienze slovacca, a mio avviso gli amatori dovrebbero essere messi a conoscenza del prelevamento dei propri spettri e del fine per cui sono stati prelevati.
Umberto
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