Ottimo Fabrizio!
E' che usavo la camera di guida dello spettroscopio per non andare alla cieca
e portare la stella in fenditura....
Ed e' sacrosanto! Senza, diventa un vero incubo quando hai a che fare con soggetti deboli mentre con quelli luminosi si puo' fare senza grandi difficolta'.
E' importante allineare il tutto con stelle molto luminose. Per allineare intendo annotare le coordinate x/y della stella nel campo della ASI 120 quando la camera principale registra uno spettro ottimale.
In pratica puoi procedere in questo modo. Apri la CCD in acquisizione continua con esposizioni di 1-2 secondi. Punti una stella come Vega o Arturo e ti sposti con i movimenti micrometrici della montatura fino a quando vedi che si forma uno spettro anche debole (con il tele principale e il tele guida preventivamente ben allineati dovresti farcela in breve tempo, se hai difficolta' prova ad usare Giove, luminosissimo ed esteso sul piano focale).
A questo punto, agganci la stella con PHD2 e provi a spostarla di 1 pixel sopra/sotto/dx/sx per vedere in quale direzione lo spettro diventa piu' luminoso o piu' spesso. Quando spostando non c'e' piu' un guadagno di segnale ti fermi, significa che il target e' centrato al meglio in fenditura.
Se in questo momento il target e' visibile anche nel campo della ASI 120, basta che annoti le sue coordinate nel frame. Una volta bloccato il target a queste coordinate con PHD2, sei pronto per integrare gli spettri. Se invece non lo vedi, devi allineare il tele guida meccanicamente e ripetere gli step precedenti (perche' intervenendo con le mani sullo strumento e facendo passare del tempo la stella sicuramente sara' uscita dalla fenditura).
Un discorso dedicato per la messa a fuoco del Newton. Come ti dicevo, con stelle luminose puoi anche sfocare. E' piu' semplice tenerle in fenditura. Una sorgente di 5-10 pixel (considero anche l'alone) scappa via prima di una "ciambellona" di 100 pixel. I due casi daranno origine spettri dalla forma diversa: singolo, sottile e molto luminoso il primo, spesso/doppio e piu' debole il secondo. Se quindi vuoi convergere nel fuoco (ad esempio per prendere lo spettro di un target meno luminoso), dopo averlo ritoccato ed aver ricentrato la stella in fenditura, fai le opportune valutazioni se muoverti intra o extra focale in base allo spessore e la luminosita' dello spettro. Con un po' di esperienza diventa banale.
Nota che tutte queste operazioni ti risulteranno molto utili quando avrai estratto il fuoco del newton e vorrai sistemare lo split-mirror.
Non so dirti per la fenditura a mezza luna, potresti provare. Ricordo che Marco alla fine ha adottato una fenditura riflettente standard. Valuta comunque anche sui risultati, Umberto ha preso centinaia di spettri con lo split-mirror (anche di target piuttosto deboli).
Paolo