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Spettroscopio Spec3

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Max » 11 dic 2017, 21:57

Ciao ragazzi, mentre si aspetta un po di bel tempo si scruta il web in cerca di qualcosa, e mi sono andati gli occhi sullo spettroscopio di Adriano Lolli, lo Spec 3, ho visto i video ecc. Ma non avendo mai usato uno spettroscopio non so dare un giudizio, inoltre il prezzo sembra interessante, cosa ne pensate?
Massimo
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Messaggioda Fab » 12 dic 2017, 18:05

Ciao Max
Che oggetto strano. Lui parla di schema Hofmann a 3 prismi.
Ma...ancora si fanno gli spettroscopi a prismi ?
Lui lo chiama rivoluzionario, ma a me sembra un oggetto del secolo scorso.
La fenditura è fissa a 50 micron (è larga).
Poi perchè parla di spettrofotometro.... 8-|

Sicuramente seguiranno i pareri di chi è più qualificato di me.
Ma se debbo spendere quella cifra per questo "coso" mi prendo un Alpy600
eccellente e supercollaudato, aspettando un secondo momento per acquistare
il modulo di guida con la fenditura riflettente.
Fab
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Messaggioda Max » 12 dic 2017, 18:25

Ciao Fab in effetti cercando su alcuni siti ho constatato che il sistema è piuttosto strano e secondo me pure superato propio come dici tu, quindi opterò per l'Alpy600 un pezzo per volta purtroppo, poiché avendo investito un capitale per la montatura devo fare ora un passo per volta :-s
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Messaggioda LFranco » 12 dic 2017, 20:22

Fab ha scritto:aspettando un secondo momento per acquistare
il modulo di guida con la fenditura riflettente.

Temo che l'Alpy600 senza fenditura riflettente sia poco utilizzabile per target stellari deboli poiché è estremamente difficile (forse impossibile) portare un oggetto debole sulla fenditura e farcelo restare nella stessa posizione per 1/2-1 ora o più (il tempo necessario per integrare oggetti di 10a - 11a magnitudine).
Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda LFranco » 12 dic 2017, 20:48

Su youtube ho trovato la presentazione di Spec3.
https://www.youtube.com/watch?v=rSzhMY3gQ40
Certo il costo del prodotto è basso e parrebbe avere anche un beam-spliter per il centraggio/guida. Sarebbe interessante capire quanto è performante, in ragione anche del fatto che il beam-splitter assorbe parte della luce in ingresso.
Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda Max » 12 dic 2017, 21:40

Chissà, Lorenzo però certo che fare un acquisto come l'Alpy 600 fa stare tranquilli, il prodotto è stra collaudato e sicuro nei risultati,sul sito Astromarket ( se non posso metterlo toglietelo pure )ho potuto constatare un bel risparmio rispetto ai negozi web più conosciuti.credo che farò così lo acquisterò entro febbraio modulo guida e Alpy nel frattempo continuerò a fare esperienze con lo SA ed entro marzo il modulo calibrazione.Dovrei farcela....
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Messaggioda Fab » 12 dic 2017, 23:11

Ciao Lorenzo.
Si lo so, non ho parlato di target stellari deboli.
Volevo intendere che si ha comunque un dispositivo che, avendo una fenditura e un grism da 600 linee/mmm, permette di fare un notevole passo in avanti rispetto allo SA100, moltiplicando di molto il numero di target studiabili, compresi quelli non puntiformi come tu sai molto bene. Del resto le fenditure specchiate non sono entrate in campo non professionale da moltissimo tempo.......
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Messaggioda Paolo » 13 dic 2017, 0:02

Ho visitato il sito del bravissimo Adriano Lolli ma non ho trovato alcuna informazione sulle prestazioni di questo particolare spettrografo. Senza conoscere le specifiche e senza vedere uno spettro stellare con relativo profilo (il dato piu' importante) non ho alcun elemento di valutazione e mai mi sentirei di consigliare il suo acquisto.

Chi utilizza con profitto uno spettrografo sa bene che gli aspetti qualitativi sono diversi. Volendo semplificare, dobbiamo almeno conoscere la risoluzione spettrale (che nel sito e' stata purtroppo confusa con la dispersione) e l'efficienza, in pratica la capacita' di far arrivare sul sensore la piu' grande quantita' di luce raccolta dal telescopio. Un profilo spettrale di una stella debole (non la solita Vega o Sirio ma una stella di mag 10-11, cosi’ si testa anche il sistema di guida), con l’indicazione del tempo di esposizione totale e il diametro del telescopio usato, fornirebbe delle utili informazioni.

L’uso dei prismi ha il vantaggio di una maggiore efficienza se si confronta con un reticolo, tuttavia lo spettro non presenta una dispersione costante e risulta fortemente deformato. Le regioni dal lato blu sono "espanse" mentre quelle dal lato rosso sono "contratte" (le Balmer nel blu/UV sono ben separate ma intorno alla h-alfa e' tutto molto compresso). Da capire come un software per la riduzione dati riesca a lavorare (io non ho mai provato ad estrarre un profilo calibrato da uno spettro preso usando il prisma).

Paolo
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