Microlente gravitazionale?
Inviato: 2 nov 2017, 19:14
Ciao a tutti, ieri e' stato pubblicata sulla TOCP/CBAT la scoperta di un nuovo transiente:TCP J05074264+2447555, mag 10.8U. Dato che la serata era miracolosamente serena, ieri sono riuscito ad osservarlo con il Lhires III ed il reticolo da 150 l/mm.
La fotometria simultanea:
Non e' il solito spettro dei transienti che siamo abituati ad osservare, il profilo appare quello di una normale stella. Il mio spettro conferma quanto avevo gia' letto in alcune mailing list dei variabilisti. Non si tratta di un oggetto che ha intrisecamente aumentato la sua luminosita' (es. reazioni termonucleari), l'ipotesi e' quella di un fenomeno di lente gravitazionale.
Forse conosciamo meglio questi effetti a livelli ben piu' alti, basta pensare alle immagini profonde di galassie il cui aspetto e' deformato dalla potentissima lente gravitazionale messa in atto da intere galassie o ammassi di galassie (es. Abell 2218). Tali effetti sono molto importanti per gli studi sulla materia oscura.
Nel nostro caso il fenomeno e' piu' modesto. Anche una sola stella puo' produrre apprezzabili effetti di lente gravitazionale, perfino i pianeti. Non a caso i "microlensing event" vengono utilizzati per scoprire esopianeti, potendo rilevare le brevi modulazioni dell'intensita' luminosa che questi causano. Ci sono diverse survey che scoprono centinaia di eventi microlensing l'anno (solo alcuni di questi pero' svelano pianeti).
In pratica il transiente che qui si chiama TCP J05074264+2447555 sembra essere in realta' una tranquilla stella bianco-gialla, nota da tempo, che brilla con una luminosita' inferiore, intorno a mag V 14.1. L'ipotesi fatta dagli specialisti e' quella del transito (gli effetti sono apprezzabili da circa venti giorni) di un corpo celeste piu' vicino a noi (probabilmente un'altra stella) il cui campo gravitazionale funge da lente e fa convergere verso di noi parte della luce emessa in altre direzioni (che non ci sarebbe mai arrivata senza questa particolare condizione).
Durante questi fenomeni lo spettro non dovrebbe cambiare, quindi la sua stabilita' e l'assenza di indicatori di outburst nella sorgente rappresenterebbe in questo caso una conferma del microlensing.
Tornando allo spettro... il profilo, come dicevo, sembra quello di una normale stella bianco-gialla. Anche le righe hanno una notevole similarita' (si apprezzano i metalli, ad es. il tripletto del magnesio), come pure il rapporto di intensita' fra di esse. Il continuo pero' sembra molto diverso da quello di una stella del genere. Sappiamo che le polveri intestellari causano un arrossamento della luce e in questo caso sembra proprio che manchi la parte blu dello spettro. Un altro indicatore dell'estinzione e' il rafforzamento del doppietto del sodio D1D2. A me sembra particolarmente marcato nello spettro osservato (e' comunque presente negli spettri di questa classe spettrale ma non cosi' intenso).
Ho provato allora a rimuovere l'estinzione usando un valore E(B-V) pari a 0.4. Il servizio IRSA Dust che fornisce una indicazione dell'estinzione totale galattica, restituisce un valore che oscilla intorno a 0.5 per le coordinate del transiente.
Confrontando il risultato con i profili della libreria Pickles, trovo una buona corrispondenza con la classe spettrale F5. Chiaramente non e' detto che questo sia corretto, la mia e' solo una analisi superficiale. In ogni caso questo e' lo spettro del target confrontato con i Pickles che piu' gli somigliano, F5V e F5III.
Insomma, abbiamo un soggetto diverso dal solito (almeno per la mia modesta esperienza)! Qui a L'Aquila adesso ci sono troppi veli per tentare un'altra osservazione. Il transiente non e' difficile (a questa magnitudine), se avete sereno provate a prenderne uno spettro, questi sicuramente verranno richiesti per confermare il fenomeno che credo che non durera' ancora a lungo.
Paolo
La fotometria simultanea:
Non e' il solito spettro dei transienti che siamo abituati ad osservare, il profilo appare quello di una normale stella. Il mio spettro conferma quanto avevo gia' letto in alcune mailing list dei variabilisti. Non si tratta di un oggetto che ha intrisecamente aumentato la sua luminosita' (es. reazioni termonucleari), l'ipotesi e' quella di un fenomeno di lente gravitazionale.
Forse conosciamo meglio questi effetti a livelli ben piu' alti, basta pensare alle immagini profonde di galassie il cui aspetto e' deformato dalla potentissima lente gravitazionale messa in atto da intere galassie o ammassi di galassie (es. Abell 2218). Tali effetti sono molto importanti per gli studi sulla materia oscura.
Nel nostro caso il fenomeno e' piu' modesto. Anche una sola stella puo' produrre apprezzabili effetti di lente gravitazionale, perfino i pianeti. Non a caso i "microlensing event" vengono utilizzati per scoprire esopianeti, potendo rilevare le brevi modulazioni dell'intensita' luminosa che questi causano. Ci sono diverse survey che scoprono centinaia di eventi microlensing l'anno (solo alcuni di questi pero' svelano pianeti).
In pratica il transiente che qui si chiama TCP J05074264+2447555 sembra essere in realta' una tranquilla stella bianco-gialla, nota da tempo, che brilla con una luminosita' inferiore, intorno a mag V 14.1. L'ipotesi fatta dagli specialisti e' quella del transito (gli effetti sono apprezzabili da circa venti giorni) di un corpo celeste piu' vicino a noi (probabilmente un'altra stella) il cui campo gravitazionale funge da lente e fa convergere verso di noi parte della luce emessa in altre direzioni (che non ci sarebbe mai arrivata senza questa particolare condizione).
Durante questi fenomeni lo spettro non dovrebbe cambiare, quindi la sua stabilita' e l'assenza di indicatori di outburst nella sorgente rappresenterebbe in questo caso una conferma del microlensing.
Tornando allo spettro... il profilo, come dicevo, sembra quello di una normale stella bianco-gialla. Anche le righe hanno una notevole similarita' (si apprezzano i metalli, ad es. il tripletto del magnesio), come pure il rapporto di intensita' fra di esse. Il continuo pero' sembra molto diverso da quello di una stella del genere. Sappiamo che le polveri intestellari causano un arrossamento della luce e in questo caso sembra proprio che manchi la parte blu dello spettro. Un altro indicatore dell'estinzione e' il rafforzamento del doppietto del sodio D1D2. A me sembra particolarmente marcato nello spettro osservato (e' comunque presente negli spettri di questa classe spettrale ma non cosi' intenso).
Ho provato allora a rimuovere l'estinzione usando un valore E(B-V) pari a 0.4. Il servizio IRSA Dust che fornisce una indicazione dell'estinzione totale galattica, restituisce un valore che oscilla intorno a 0.5 per le coordinate del transiente.
Confrontando il risultato con i profili della libreria Pickles, trovo una buona corrispondenza con la classe spettrale F5. Chiaramente non e' detto che questo sia corretto, la mia e' solo una analisi superficiale. In ogni caso questo e' lo spettro del target confrontato con i Pickles che piu' gli somigliano, F5V e F5III.
Insomma, abbiamo un soggetto diverso dal solito (almeno per la mia modesta esperienza)! Qui a L'Aquila adesso ci sono troppi veli per tentare un'altra osservazione. Il transiente non e' difficile (a questa magnitudine), se avete sereno provate a prenderne uno spettro, questi sicuramente verranno richiesti per confermare il fenomeno che credo che non durera' ancora a lungo.
Paolo