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AG Dra in outburst

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda umberto » 1 apr 2017, 13:10

Il forum Aras Spettroscopy (http://www.spectro-aras.com/forum/viewt ... f=5&t=1701) invita al monitoraggio di questa stella simbiotica.

Bando per l'osservazione dell'attività sfogo della simbiotica binaria AG Draconis
Rudolf Gális1, Jaroslav Merc1 & Laurits Leedjärv2

(1) Dipartimento di Fisica Teorica e Astrofisica, Istituto di Fisica, Facoltà di Scienze, PJ Šafárik , parco Angelinum 9, 040 01 Košice, Slovacchia, rudolf.galis@upjs.sk (2) Tartu Observatory, Observatooriumi 1, Tõravere, 61602 Tartumaa, Estonia AG Dra è uno dei sistemi simbiotici meglio studiati, grazie alla sua relativamente alta luminosità e ad alta latitudine galattica favorevole per le osservazioni. Il sistema subisce caratteristica attività simbiotico con alternanza di fasi quiescenti e attivi. In questo stato, la media grandezza di AG Dra è 11.4, 11.1 e 9.8 MAG a U, B e filtro V, rispettivamente. L'ampiezza delle variazioni di luminosità decrescenti con lunghezza d'onda, da 1,3 mag nel filtro U a 0,4 magnitudine in V. filtro Le fasi attive comprendere parecchie esplosioni di circa 1-1,4 magnitudine nella banda V / visivo e fino a 2,3 e 3,6 mag nelle bande B e U, rispettivamente. Grandi esplosioni si verificano a intervalli di 12-15 anni (nel 1936, 1951, 1966, 1980, 1994 e 2006), e di solito sono seguiti da esplosioni minore scala a intervalli di circa 1 anno (Hric et al. 2014). Utilizzando UV e raggi X osservazioni, González-Riestra et al. (1999) hanno dimostrato che ci sono due tipi di esplosioni: quelli freddi e caldi. Nel nostro recente lavoro (Leedjärv et al. 2016) abbiamo dimostrato che le esplosioni di AG Dra possono essere chiaramente distinti anche secondo comportamento delle linee di emissione prominenti spettri ottici. Dopo sette anni di quiescenza piatto seguendo le 2006-08 grandi esplosioni, nella tarda primavera del 2015, AG Dra iniziata risorgere di luminosità verso quello che sembrava essere un nuovo sfogo minore . La recente attività di scoppio di AG Dra è stata definitivamente confermata da uno scoppio più prominente nel mese di aprile 2016. Le osservazioni fotometriche suggeriscono che queste esplosioni sono di tipo hot. Tale comportamento è abbastanza insolito, perché i principali esplosioni nell'inizio degli stadi attivi sono di solito freddo. Inoltre, le osservazioni spettroscopiche suggeriscono che l'esplosione di minore AG Dra in aprile 2016 viene illustrato il comportamento di entrambe le esplosioni caldi e freddi. Si tratta di un nuovo tipo di sfogo o un qualche tipo di transizione tra (o una combinazione di) le esplosioni calde e fredde?


Tutti gli appassionati di spettroscopia sono invitati ad inviare spettri in tutte le risoluzioni a
<francoismathieu.teyssier at bbox.fr>
Posto il profilo della mia osservazione del 30-03-2017.
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Profilo AG Dra.jpg
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Messaggioda Paolo » 2 apr 2017, 17:45

Ciao Umb, grazie per il post. Hai voluto far tradurre tutto a san Google, non male, poteva andare molto peggio... L'outburst che diventa sfogo non e' male! ;)

La mia osservazione e' del 31 marzo, Lhires III e reticolo da 2400 l/mm. R circa 16000. Regione della riga h-alfa (in forte emissione).

agdra_ 20170331_838_PB.png

Vedremo come evolve questo particolare evento che sembra un "ibrido" fra hot e cold outburst.

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Messaggioda umberto » 2 apr 2017, 19:47

#-o Infatti Paolo, S. Google è molto intelligente e non sapendo che tipo di outburst fosse lo ha semplicemente tradotto in "sfogo".
Seguire l'evoluzione di questa simbiotica questa settimana per noi del centro Italia, credo sia impossibile causa meteo.Vedremo!.
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Messaggioda miror » 3 apr 2017, 9:31

Caio a tutti,
molto dinamica la ragazza; allego un rapidissimo confronto di due acquisizioni distanziate di quasi un anno.
Sono alle prime anni con la calibrazione in flusso e non so se la procedura che sto adottando nella scelta della stella per la calibrazione è corretta; dal catalogo Miles in xl che avete creato, una volta che si selezionano tutti i parametri viene fuori (all'ora di osservazione, circa 23:40) che la stella HD112028 è quella piu indicata. Se ho capito bene si cerca la stella ad una altezza simile a quella del target per ragioni di massa d'aria che la luca attraversa per giungere a noi. In questo caso però, pur essendo ad un'altezza molto vicina, mi sembra molto distante dal target. Quanto è scorretto utilizzare HD123299 al posto di HD112028 per la calibrazione in flusso?

Saluti
Paolo
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confronto AG Dra.jpg
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Messaggioda Paolo » 3 apr 2017, 13:45

Ciao Paolo, bella osservazione! Abbiamo ripreso lo spettro nello stesso momento...

Io dico sempre che gli spettri a bassa risoluzione (completi, dall'UV all'IR vicini) sono i piu' difficili da gestire. La buona resa del profilo, specie nell'UV, e' abbastanza critica.

Se usi una montatura non altazimutale, uno dei motivi e' proprio quello che hai supposto. E' il problema legato all'angolo parallattico che diventa non trascurabile quando la fenditura e' molto stretta (come quella dell'Alpy 600) ed il soggetto e' basso sull'orizzonte (o meglio non e' in prossimita' dello zenit).

Qui puoi leggere di piu' in proposito:

viewtopic.php?f=22&t=2268&p=17567

http://www.astrosurf.com/buil/dispersion/atmo.htm

La stella di riferimento angolarmente vicina al target e' la condizione piu' sicura. Questo e' il motivo per cui nel foglio elettronico io e Marco abbiamo aggiunto la possibilita' di ordinare la lista di output per distanza angolare dal target.

A volte pero' non ci sono stelle idonee nelle vicinanze del target, per cui e' necessario fare un compromesso.

Se desideri parlarne, agganciati pure al topic Quasar che ho riportato sopra, cosi' manteniamo l'argomento in un unico thread.

Paolo
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Messaggioda Paolo » 8 mag 2017, 16:23

Ciao a tutti, aggiorno con una nuova osservazione nel vicino infrarosso del 5 maggio. Lo spettro si e' mantenuto piuttosto stabile ma potrebbe esserci un piccolo incremento della riga dell'ossigeno neutro sui 8446A. Da capire se in qualche modo sia legato ad un incremento dell'attivita' (la riga e' sensibile all'aumento dell'energia UV, nello specifico alla Lyman-beta dell'idrogeno che opera un rafforzamento della riga O I 8446 per fluorescenza).

agdra_comp1.png

Il profilo con le principali righe spettrali. Lo spettro e' corretto per il moto della Terra e per la velocita' radiale di AG Dra, -147 Km/s, rilevata da Simbad.

agdra_20170417_label.png

Plot delle tre righe piu' evidenti (Ca II in assorbimento e O I in emissione) in funzione della velocita' radiale (qui lo spettro e' corretto solamente per il moto della Terra). Tutte si trovano ad una velocita' radiale simile (circa 150 Km/s).

agdra_20170417_helio.png

Si attende un outburst entro la tarda primavera (ma c'e' anche l'ipotesi che tutto torni alla quiescenza), quindi cercate di osservare AG Dra con una certa frequenza.

Paolo

PS: per fare grafici del genere impiegavo con Gnuplot decine di minuti, con PlotSpectra invece una manciata di secondi... grande tool!
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Messaggioda umberto » 8 mag 2017, 18:08

Paolo, io ho osservato questa simbiotica anche due volte alla settimana dalla data del 30-03-2017. Ma sul profilo a bassa risoluzione nessuna variazione, dal blu al rosso, sulle emissioni nè sul continuo, come da un confronto allegato tra una precedente osservazione del 13-04-2017 ed l'ultima del 05-05-2017.Umberto
Allegati
Comparazione.jpg
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Messaggioda umberto » 15 mag 2017, 22:37

Salve, nessuna variazione sull'osservazione del 13-05-2017.Umberto


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