lo spettroscopio Lhires III
Ben risentito Sergio! Avete fatto un lavoro eccellente. Se controllate spesso da remoto, la modifica era proprio necessaria. Il cambio manuale del reticolo non credo rappresti un problema, molto spesso infatti la configurazione dello spettrografo rimane la stessa per lunghi periodi.
Una contropartita delle modifiche potrebbe essere l'aumento di peso dello spettrografo. Piu' e' pesante, maggiori sono le flessioni meccaniche che spostano lo spettro sul piano focale durante l'integrazione. Se non c'e' la necessita' di orientare in diversi modi la fenditura, potreste bloccare il Lhires III con una robusta barra metallica collegata al telescopio aumentarne la stabilita'.
Paolo
Una contropartita delle modifiche potrebbe essere l'aumento di peso dello spettrografo. Piu' e' pesante, maggiori sono le flessioni meccaniche che spostano lo spettro sul piano focale durante l'integrazione. Se non c'e' la necessita' di orientare in diversi modi la fenditura, potreste bloccare il Lhires III con una robusta barra metallica collegata al telescopio aumentarne la stabilita'.
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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Ciao a tutti. Una domanda tecnica:
Questa è l'immagine della lampada di calibrazione Argon-Neon del nostro spettroscopio (Reticolo da 300 linee). Sergio mi ha fatto notare che il gradiente di luminosità delle righe potrebbe essere dovuto ad un cattivo posizionamento della lampada di calibrazione.
Invio anche l'immagine della lampada di calibrazione con il reticolo da 1200 (Zona dell'Hbeta)
e del reticolo da 2400 (Zona Halfa).
Che ne dite?
Ciao
Flavio
Questa è l'immagine della lampada di calibrazione Argon-Neon del nostro spettroscopio (Reticolo da 300 linee). Sergio mi ha fatto notare che il gradiente di luminosità delle righe potrebbe essere dovuto ad un cattivo posizionamento della lampada di calibrazione.
Invio anche l'immagine della lampada di calibrazione con il reticolo da 1200 (Zona dell'Hbeta)
e del reticolo da 2400 (Zona Halfa).
Che ne dite?
Ciao
Flavio
- Flavio
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Ciao Flavio, sembra anche a me che la luce della lampada sia spostata eccessivamente verso l'alto del frame.
Io farei una prova illuminando con una lampada a basso consumo l'apertura del telescopio coperta da un pannello bianco (o la classica maglietta). L'immagine risultante (le righe spettrali) mostra il modo in cui viene illuminata la fenditura dal sistema ottico, cioe' la condizione osservativa normale. La lampada interna al Lhires III dovrebbe illuminarla allo stesso modo.
Capisco che questo requisito non e' semplice da soddisfare perche' la lampadina RELCO si accende in modo poco uniforme lungo il piccolo tubo (e qualche volta cambia anche nel tempo). Se pero' l'illuminazione e' sempre cosi' decentrata come vedo nelle immagini sopra, credo vi convenga ricentrarla. Per farlo i terminali della lampadina non devono essere troppo corti altrimenti potreste avere poco margine di manovra (magari ne prendete una nuova dagli starter RELCO).
Sul mio strumento, oltre ad un posizionamento piu' centrale, ho preferito aggiungere dei sottili fogli di carta velina (appoggiati sul piccolo circuito stampato davanti al foro) per aumentarne la diffusione, anche se questo ha comportato una perdita di luce. Il problema non e' da sottovalutare perche' una illuminazione non uniforme puo' anche introdurre errori sistematici nella calibrazione (presenza costante di un piccolo offset nella lunghezza d'onda a valle della calibrazione).
Teneteci informati,
Paolo
Io farei una prova illuminando con una lampada a basso consumo l'apertura del telescopio coperta da un pannello bianco (o la classica maglietta). L'immagine risultante (le righe spettrali) mostra il modo in cui viene illuminata la fenditura dal sistema ottico, cioe' la condizione osservativa normale. La lampada interna al Lhires III dovrebbe illuminarla allo stesso modo.
Capisco che questo requisito non e' semplice da soddisfare perche' la lampadina RELCO si accende in modo poco uniforme lungo il piccolo tubo (e qualche volta cambia anche nel tempo). Se pero' l'illuminazione e' sempre cosi' decentrata come vedo nelle immagini sopra, credo vi convenga ricentrarla. Per farlo i terminali della lampadina non devono essere troppo corti altrimenti potreste avere poco margine di manovra (magari ne prendete una nuova dagli starter RELCO).
Sul mio strumento, oltre ad un posizionamento piu' centrale, ho preferito aggiungere dei sottili fogli di carta velina (appoggiati sul piccolo circuito stampato davanti al foro) per aumentarne la diffusione, anche se questo ha comportato una perdita di luce. Il problema non e' da sottovalutare perche' una illuminazione non uniforme puo' anche introdurre errori sistematici nella calibrazione (presenza costante di un piccolo offset nella lunghezza d'onda a valle della calibrazione).
Teneteci informati,
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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Ciao paolo
Ho fatto come hai consigliato.
Ecco il risultato dopo il riposizionamento.
Ho fatto come hai consigliato.
Ecco il risultato dopo il riposizionamento.
- Flavio
- Utente Junior
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Senz'altro meglio adesso Flavio.
Curiosita'... come mai mettete la stella quasi all'estremita' della fenditura (parte stretta)? Ho visto nell'altro topic con l'immagine della camera di guida.
Paolo
Curiosita'... come mai mettete la stella quasi all'estremita' della fenditura (parte stretta)? Ho visto nell'altro topic con l'immagine della camera di guida.
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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