Grazie a tutti per i commenti!
Il mio e' un microscopico contributo alla campagna osservativa pro-am a cui, a differenza di quanto avevo scritto inizialmente, ho aderito dopo aver capito che dalla mia postazione sarei riuscito ad osservare le fasi salienti nonostante gli ostacoli sull'orizzonte (edifici piuttosto alti a nord-ovest).
Avrei voluto prendere molti piu' spettri ma le condizioni ambientali e meteo purtroppo sono state sfavorevoli. Ho contribuito con 12 spettri R~ 5000 presi tra il 23 novembre 2016 e il 25 gennaio 2017. I profili hanno uno SNR di circa 400 ad eccezione dell'ultimo di valore inferiore (~250) per la minore integrazione (il soggetto a fine mese tramontava prima).
Le osservazioni nel visibile rappresentano solo una parte delle attivita' messe in campo dagli astronomi per studiare questo sistema stellare. Siccome gli effetti dell'interazione dei venti nel periastro si osservano a tutte le lunghezze d'onda, sono state pianificate osservazioni, usando diversi mezzi, dalle onde radio ai raggi X. Lo scopo e' di affinare le conoscenze che riguardano i parametri orbitali, la geometria del fronte d'urto, le caratteristiche del flusso gassoso, la massa delle stelle, il rateo di perdita di massa per il vento stellare, ecc.
La fotometria infrarossa (JHKLM) e' stata attivata per monitorare la produzione di polvere a seguito della compressione del gas nel fronte d'urto. Sono contemplate anche le osservazioni fotometriche BVRI la cui raccolta e' gestita da AAVSO. La spettroscopia infrarossa e' svolta da osservatori professionali mentre per quella ottica c'e' anche il contributo degli amatori. E' proprio questa la novita' dell'ultimo decennio, in passato gli astrofili non erano coinvolti in simili campagne osservative. Le osservazioni X-ray sono svolte da diversi satelliti e si sta facendo uso anche dell'interferometria e della spettropolarimetria.
La rappresentazione artistica di un sistema stellare analogo a quello osservato (fonte:
http://www.gemini.edu/media/MSImages.html):
La meno massiva stella di Wolf-Rayet ha un vento stellare molto piu' intenso della supergigante blu, di conseguenza il fronte di collisione e' spostato verso la stella blu. In questa zona viene rilasciata parte dell'energia cinetica dei venti stellari i cui effetti sono apprezzabili perfino con i nostri strumenti amatoriali.
Paolo