Bel colpo Umberto, un'altra evidenza del rapidissimo evolversi dell'universo!
La variazione spettrale e' evidente anche se confrontata al 2014, anno in cui hai osservato la stessa stella con il vecchio spettroscopio:
viewtopic.php?f=22&t=3275&p=27687#p27687Nel giugno 2014 il tuo spettro mostra che il disco gassoso, responsabile delle righe di emissione, era ancora presente. Il suo dissolvimento, che ha portato ad uno spettro come quello che hai ottenuto, deve essere quindi un fenomeno abbastanza recente.
La ricerca su Vizier trova diversi documenti di vecchia data tra cui una pubblicazione del 1975 di Karl G. Henze basata su osservazioni eseguite presso l'osservatorio di Mount Wilson negli anni da 1949 al 1951. Si legge che la stella e' stata trovata in emissione nel 1951 mentre non lo era nel 1946:
"The emission line may vary. Emission was probably not present on Mha plates taken in 1946 September but is present on an Lha plat taken on 1951 June 29".La variazione del continuo non credo sia semplice da interpretare. Nel giugno 2014, quando la riga H-alfa era in emissione (A) e la componente centrale della H-beta riempiva il largo assorbimento fotosferico (B), il continuo era gia' salito nel blu nello stesso modo in cui si osserva oggi. La variazione sul continuo e' quindi avvenuta nell'intervallo di tempo dal 2011 al 2014 (mentre quella sulle emissioni tra il 2014 e il 2015). Il legame con il disco circumstellare potrebbe essere visto in termini di densita' (che appunto cambia nel tempo) ma le variabili in gioco sono tantissime, qui ci vorrebbe uno specialista...
A proposito della complessita' di questi sistemi, ho letto che i punti della superficie di una stella in veloce rotazione attorno al propio asse (come le Be), hanno diversa temperatura a seconda della latitudine. La rotazione infatti cambia la gravita' locale (la stella e' schiacciata ai poli) e produce una diminuzione della temperatura verso l'equatore e un aumento verso i poli. Nei casi piu' esasperati (ma con V_rot sempre minore del valore critico con cui la superficie all'equatore non e' tenuta piu' dalla forza di gravita'), la classe spettrale puo' variare localmente da B1 dei poli a B9 sull'equatore. Anche il disco subisce variazioni di temperatura a seconda della velocita' di rotazione ma in modo differente.
Questa comunque non e' la sola Be a mostrare variazioni a breve/medio termine del continuo. Purtroppo ho trovato poco sull'argomento tra i documenti disponibili sul web.
Considerazione finale di carattere pratico... osservando i tuoi spettri, si evince il grande salto di qualita' fatto con l'Alpy 600. Piu' esattamente fatto grazie al modulo di guida dell'Alpy con cui hai garanzia che la stella rimane in fenditura nel corso dell'integrazione. Con l'altro spettroscopio (glorioso!) questo non succedeva.
Paolo