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Monitoraggio di alcune stelle simbiotiche-

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Paolo » 23 ott 2017, 10:50

Ciao Sergio, magari potessimo produrre sempre spettri calibrati in flusso assoluto! Sarebbe l'ideale. Questi consentono di fare piu' valutazioni quantitative rispetto a profili la cui intensita' e' espressa in una scala arbitraria.

Purtroppo e' richiesto piu' tempo sia in fase di ripresa che nella riduzione dei dati. Inoltre occorre una fenditura larga e, soprattutto, un cielo fotometrico (una rarita' dalle nostre parti).

Potendo prendere spettri ottici completi a bassa risoluzione, c'e' l'escamotage dell'uso della fotometria (es. mag V). Spesso, con gli spettri di Umberto e la mia fotometria simultanea, abbiamo flussato sia profili a bassa che ad alta risoluzione. Ma, come puoi capire, bisogna coordinarsi per bene e questo non e' sempre possibile.

In ogni caso, a giudicare anche dai commenti dei professionisti con cui abbiamo avuto modo di collaborare, gli spettri sono utilissimi anche se non calibrati in flusso assoluto.

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Messaggioda SergioMauro » 23 ott 2017, 17:05

Grazie per la spiegazione, ora ho le idee chiare anche su questo, un'altro passetto avanti.
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Messaggioda SergioMauro » 24 ott 2017, 14:38

Un saluto a tutti. Ieri sera, complice un bel vento in quota, le nuvole ci hanno finalmente lasciato regalandoci un bel cielo nero con un seeing pessimo. Le occasioni bisogna sfruttarle tutte belle e brutte che siano, così siamo andati a caccia di simbiotiche

yy_hercules_ 20171023_857_S.Moltomoli_2.jpg


bf_cyg_ 20171023_919_S.Moltomoli_2.jpg


ax_persei_ 20171023_979_S.Moltomoli_2.jpg


Cominciamo a prenderci gusto e così facciamo esperienza.
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Messaggioda Paolo » 25 ott 2017, 17:06

Ottimi spettri Sergio! La serie evidenzia anche quanto possano essere variegati gli spettri delle simbiotiche (forse la categoria piu' eterogenea).

Tornando un attimo agli spettri calibrati in flusso relativo/assoluto, mi vengono in mente applicazioni che non richiedono una calibrazione in flusso assoluto. Ad esempio gli studi delle velocita' radiali (che sono basati sulla misurazione della posizione di righe spettrali) oppure le valutazioni dell'asimmetria di particolari profili mediante rapporto V/R (rapporto delle intensita' dei due picchi spostati verso il violetto e verso il rosso). Queste ultime sono molto spesso utilizzate nei lavori che riguardano le stelle Be. In generale vale anche per studi basati sul rapporto di intensita' delle righe (es. classificazioni spettrali).

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Messaggioda SergioMauro » 29 nov 2017, 12:10

v627_cas_20171128_041_S.Moltomoli_2.png


Posto lo spettro della simbiotica V_627_CAS ripreso il 28 tra le nuvole. Ho paura che per avere un cielo sereno ora dovremo aspettare un bel po' di tempo.
Un saluto a tutti.
Sergio
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Messaggioda Paolo » 29 nov 2017, 13:27

Ciao Sergio, complimenti per l'ottima osservazione di un soggetto per niente facile! V627 Cas e' infatti abbastanza debole, si vede che avete ottimizzato il setup.

Adesso "il pelo nell'uovo"! Non me ne volere... d'altra parte penso che il vero senso delle nostre condivisioni siano i consigli finalizzati a migliorare i risultati.

Naturalmente posso sbagliare ma le tre emissioni al centro dello spettro mi ricordano le righe del fondo cielo: Hg 5460.7, [O I] 5577 e Na 5683+5688 (piu' larga). La prima e l'ultima prodotte dalle luci artificiali, l'ossigeno neutro e' invece parte dell'airglow. Volevo chiederti di controllare lo spettro 2d (in ISIS tab 4 Go, pulsante in basso a sinistra Display) per vedere se le righe del fondo si sono eliminate correttamente oppure attraversano ancora lo spettro della simbiotica. In quest'ultimo caso va verificato che non sia spuntata l'opzione Sky not removed nella tab 2 General. Sembra infatti che non sia stata effettuata la sottrazione del fondo cielo (oppure che non sia stata efficace).
Facci sapere,

Anche qui meteo orribile con freddo esagerato (minima di -8° nell'ultima serata serena). Che peccato...

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Messaggioda SergioMauro » 30 nov 2017, 9:59

Ciao Paolo
Innanzi tutto ti ringrazio per le osservazioni che hai fatto. Quando posto uno spettro mi aspetto proprio delle correzioni da chi ne sa più di me, è l'unica maniera per imparare.
Hai ragione infatti non ho levato il fondo cielo per vedere se le righe dell'airglow erano giuste e poi mi son dimenticato di rifare la calibrazione. Ho fatto questo per controllo perchè ultimamente (qualche volta), lo spettro mi veniva spostato di qualche A verso il rosso, e non ho ancora capito perchè. Evidentemente sbaglio qualche cosa che non riesco a individuare. Peccato che non abitiamo più vicini!
Ti saluto
Sergio
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Messaggioda Paolo » 30 nov 2017, 16:14

Ciao Sergio, anche io con i soggetti deboli faccio spesso una verifica della calibrazione lasciando nello spettro le utilissime righe del fondo cielo la cui lunghezza d'onda e' nota e stabile (spunto l'opzione "Sky not removed").

Se rilevo un piccolo errore, inserisco lo shift necessario al suo annullamento nell'apposito campo "Wavelength shift" (tab 2 General), riattivo la sottrazione del fondo e lancio di nuovo l'estrazione del profilo finale.

Lo spettrografo come sai non e' perfettamente stabile durante la sessione osservativa. Io credo che i piccoli errori che rilevi siano dovuti alle flessioni ed altri effetti termoelastici che fanno traslare lo spettro proiettato sul sensore. Nel momento in cui prendi la lampada, la posizione dello spettro e' leggermente diversa da quella della media del target (nel tuo caso la media 3 x 960s).

In teoria basterebbe mediare la lampada iniziale e quella finale (presa subito dopo l'ultimo spettro del target). A volte pero' la traslazione supera il pixel e nella media dei due frame le righe appaiono doppie, quindi il risultato e' inutilizzabile.

Per casi del genere puo' essere risolutiva la funzione di ISIS "Wavelength registration" (fornendo solo la lampada iniziale) ma bisogna fare attenzione. Se infatti l'algoritmo non riesce a trovare righe sufficientemente definite (in spettri rumorosi o senza righe evidenti come ad esempio quelli delle supernove), il risultato puo' essere affetto da un errore di calibrazione molto grande.

Comunque quella di lasciare le righe del fondo cielo per verificare e correggere eventuali errori di calibrazione resta una pratica utilissima. Almeno in spettri a bassa risoluzione e' fattibile, purtroppo in molti spettri a risoluzione piu' alta le righe del cielo possono non essere presenti nel range selezionato.

Buone osservazioni (qui nuvole in diradamento ma vento freddissimo)!

Paolo

PS: quanto prima riusciremo ad incontrarci...
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