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Monitoraggio di alcune stelle simbiotiche-

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda SergioMauro » 29 nov 2017, 12:10

v627_cas_20171128_041_S.Moltomoli_2.png


Posto lo spettro della simbiotica V_627_CAS ripreso il 28 tra le nuvole. Ho paura che per avere un cielo sereno ora dovremo aspettare un bel po' di tempo.
Un saluto a tutti.
Sergio
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Messaggioda Paolo » 29 nov 2017, 13:27

Ciao Sergio, complimenti per l'ottima osservazione di un soggetto per niente facile! V627 Cas e' infatti abbastanza debole, si vede che avete ottimizzato il setup.

Adesso "il pelo nell'uovo"! Non me ne volere... d'altra parte penso che il vero senso delle nostre condivisioni siano i consigli finalizzati a migliorare i risultati.

Naturalmente posso sbagliare ma le tre emissioni al centro dello spettro mi ricordano le righe del fondo cielo: Hg 5460.7, [O I] 5577 e Na 5683+5688 (piu' larga). La prima e l'ultima prodotte dalle luci artificiali, l'ossigeno neutro e' invece parte dell'airglow. Volevo chiederti di controllare lo spettro 2d (in ISIS tab 4 Go, pulsante in basso a sinistra Display) per vedere se le righe del fondo si sono eliminate correttamente oppure attraversano ancora lo spettro della simbiotica. In quest'ultimo caso va verificato che non sia spuntata l'opzione Sky not removed nella tab 2 General. Sembra infatti che non sia stata effettuata la sottrazione del fondo cielo (oppure che non sia stata efficace).
Facci sapere,

Anche qui meteo orribile con freddo esagerato (minima di -8° nell'ultima serata serena). Che peccato...

Paolo
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Messaggioda SergioMauro » 30 nov 2017, 9:59

Ciao Paolo
Innanzi tutto ti ringrazio per le osservazioni che hai fatto. Quando posto uno spettro mi aspetto proprio delle correzioni da chi ne sa più di me, è l'unica maniera per imparare.
Hai ragione infatti non ho levato il fondo cielo per vedere se le righe dell'airglow erano giuste e poi mi son dimenticato di rifare la calibrazione. Ho fatto questo per controllo perchè ultimamente (qualche volta), lo spettro mi veniva spostato di qualche A verso il rosso, e non ho ancora capito perchè. Evidentemente sbaglio qualche cosa che non riesco a individuare. Peccato che non abitiamo più vicini!
Ti saluto
Sergio
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Messaggioda Paolo » 30 nov 2017, 16:14

Ciao Sergio, anche io con i soggetti deboli faccio spesso una verifica della calibrazione lasciando nello spettro le utilissime righe del fondo cielo la cui lunghezza d'onda e' nota e stabile (spunto l'opzione "Sky not removed").

Se rilevo un piccolo errore, inserisco lo shift necessario al suo annullamento nell'apposito campo "Wavelength shift" (tab 2 General), riattivo la sottrazione del fondo e lancio di nuovo l'estrazione del profilo finale.

Lo spettrografo come sai non e' perfettamente stabile durante la sessione osservativa. Io credo che i piccoli errori che rilevi siano dovuti alle flessioni ed altri effetti termoelastici che fanno traslare lo spettro proiettato sul sensore. Nel momento in cui prendi la lampada, la posizione dello spettro e' leggermente diversa da quella della media del target (nel tuo caso la media 3 x 960s).

In teoria basterebbe mediare la lampada iniziale e quella finale (presa subito dopo l'ultimo spettro del target). A volte pero' la traslazione supera il pixel e nella media dei due frame le righe appaiono doppie, quindi il risultato e' inutilizzabile.

Per casi del genere puo' essere risolutiva la funzione di ISIS "Wavelength registration" (fornendo solo la lampada iniziale) ma bisogna fare attenzione. Se infatti l'algoritmo non riesce a trovare righe sufficientemente definite (in spettri rumorosi o senza righe evidenti come ad esempio quelli delle supernove), il risultato puo' essere affetto da un errore di calibrazione molto grande.

Comunque quella di lasciare le righe del fondo cielo per verificare e correggere eventuali errori di calibrazione resta una pratica utilissima. Almeno in spettri a bassa risoluzione e' fattibile, purtroppo in molti spettri a risoluzione piu' alta le righe del cielo possono non essere presenti nel range selezionato.

Buone osservazioni (qui nuvole in diradamento ma vento freddissimo)!

Paolo

PS: quanto prima riusciremo ad incontrarci...
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Messaggioda SergioMauro » 30 nov 2017, 21:55

Ecco, vedi quante cose si imparano su Quasar :D :D
Senza il tuo aiuto quanti anni mi sarebbe servito per imparare quanto ho imparato in quest'ultimi due anni!
Grazie e speriamo ...... cieli sereni
Sergio
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Messaggioda marcoleo » 3 dic 2017, 20:02

Paolo ha scritto: (...) In teoria basterebbe mediare la lampada iniziale e quella finale (presa subito dopo l'ultimo spettro del target). A volte pero' la traslazione supera il pixel e nella media dei due frame le righe appaiono doppie, quindi il risultato e' inutilizzabile.


Ciao Paolo, paradossalmente l'oscillazione di pixel che risulta dalla differenza tra lo spettro della lampada iniziale e quella finale può anche risultare anche minima in osservazione di durata lunga (alcune ore), mentre in realtà, nel corso dell'osservazione, si è passati attraverso oscillazioni più importanti .
Oggi ho provato a simulare una sessione osservativa riprendendo il cielo centrato su H alpha e lo spettro della lampada a tempo 0 (iniziale), 1hr, 2hr, 3hr (finale).
Nel frattempo il telescopio seguiva una stella che ho puntato per simulare un inseguimento lungo. Confrontando gli spettri sempre su H alpha e sempre sulla coordinata Y = 261 si è verificato il seguente andamento della flessione:

Tempo zero > X=356
1 ora > X=365
2 ora > X=366
3 ora > X=351

considerando la mia dispersione (bin 2x2, 0,2921 A/pixel) ho avuto come differenza tra primo e ultimo spettro una differenza di - 5 pixel = -1,456 A. Però se vado a calcolare le differenze intermedie riscontro:

1 ora > + 2,638 A (differenza vs tempo 0)
2 ora > + 0,292 A (differenza vs tempo 1 hr)
3 ora > - 4,673 A (differenza vs tempo 2 hr)

non so quanto di ripetitivo ed applicabile ci sia in queste cosiderazioni, credo che la flessione dipenda da tantissimi fattori come giustamente dici tu. Per esperienza diretta posso però dire che normalmente i miei spettri destinati al BeSS li correggo sempre di un valore inferiore a 1 A. Normalmente in una sessione osservativa (circa 80') di una stella prendo la prima lampada neon e l'ultima, dopodichè li riduco su ISIS e l'ultimo aggiustamento sulla calibrazione lo eseguo su VSpec dove come dicevo ho visto che le correzioni sono quasi sempre negative con sottrazione che cade quasi sempre tra 0,6 - 1 A.

Ciao, Marco
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Messaggioda Paolo » 4 dic 2017, 13:47

Ciao Paolo, paradossalmente l'oscillazione di pixel che risulta dalla differenza tra lo spettro della lampada iniziale e quella finale può anche risultare anche minima in osservazione di durata lunga (alcune ore), mentre in realtà, nel corso dell'osservazione, si è passati attraverso oscillazioni più importanti

Ciao Marco, ben risentito e grazie per la tua osservazione. Quello che dici e’ capitato anche a me (anche se di rado). Ormai da un paio di anni prendo sempre lo spettro della lampada all’inizio, alla fine e anche fra un frame e l’altro. Analizzandoli, ne ho viste di cotte e di crude... Nella situazione piu’ comune lo shift e’ maggiore nei primi frame, poi si riduce. Neanche qui, a rigore, sarebbe corretto usare la media tra inizio e fine, comunque e' sempre meglio che utilizzare la sola lampada iniziale.

Qui parliamo soprattutto di spettri la cui calibrazione non e' verificabile con le telluriche o altre righe note e l'unica cosa di cui disponiamo e' lo spettro della lampada di calibrazione.

Non volevo complicare troppo il thread perche’ un'ottima soluzione esiste ma, senza automatismi, e’ un po’ noiosa da mettere in atto. Io la uso quando il "wavelength registration" non e’ efficace. Estraggo il profilo da ogni singolo frame calibrandolo con la media della lampada precedente e seguente, Alla fine sommo tutti i profili. Oltre la lungaggine c'e' anche la perdita dei dati corretti nell’header, quindi occorre riscriverli manualmente nel profilo somma. Se ti e’ capitato di leggere sul forum ARAS, ho chiesto a Christian se poteva rendere automatica questa procedura visto che oggi non e’ oneroso prendere lo spettro della lampada anche tra un frame e l’altro. La cosa riguarda strumenti come il Lhires III (anche il tuo ne soffre visto quanto riporti) e secondo me andrebbe implementata per correggere un difetto sistematico che deriva dal progetto.

Nota che la procedura ha una doppia valenza: migliorare la precisione in fase di calibrazione e preservare la risoluzione spettrale che si deteriora se gli shift dello spettro tra un frame e l'altro non vengono compensati.Vedremo se sara’ fattibile in una delle prossime release di ISIS.

Ho visto che hai ripreso alla grande le osservazioni delle Be, eccellente! Forse hai letto il msg, gli spettri dei bravissimi Nico e Massimiliano sono stati recentemente utilizzati da un team di astrofisici che hanno redatto un documento scientifico sugli outburst e la variabilita' dei dischi che a volte circondano le stelle Be. Grandi soddisfazioni quando si osserva!

viewtopic.php?f=22&t=4369

Scusatemi per le varie digressioni... spero di tornare alle simbiotiche quanto prima!

Paolo
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Messaggioda marcoleo » 4 dic 2017, 14:52

Grazie Paolo. Non ci avevo pensato alla soluzione drastica di prendere gli spettri della lampada dedicati per ogni frame che con l'automazione non è un problema. Effettivamente questo genera lavoro sull'header e speriamo che Christian ci aiuti. Certamente il mio spettroscopio non è indenne ma mi pare impossibile che non si riesca a trovare una soluzione meccanica per stabilizzare il sistema spettroscopio.... :-?
Complimenti a Nico, Massimiliano e comunque a tutti voi per tutte le attività spettroscopiche e fotometriche che leggo continuamente qui su Quasar :ymapplause: !
Marco
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