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Lampade di calibrazione per spettroscopia

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda nico » 12 ago 2015, 12:38

Grazie mille Marco e Paolo.
I vostri consigli, le vostre foto ed i livk che fornite sono davvero ottimi.
Ovviamente qualora abbiate altro da dire o mostrare sull'argomento sarà più che gradito.

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Messaggioda Paolo » 12 ago 2015, 15:54

Grazie Marco per aver ricordato Jeff Hopkins. Non lo conoscevo bene, ho letto in questi giorni che ha scritto anche dei libri di spettroscopia e preparava, assieme a Ernst Pollman, le linee guida per la campagna VV Cep.

L'idea ė quella, una serie di lampade che si potrebbero anche lasciare fisse. Anche se non usate, interferirebbero poco o niente con la raccolta di fotoni dello specchio principale.

Umberto, questo vale anche per il tuo strumento a bassa risoluzione. Ti evita di dover modificare lo spettroscopio per far entrare la luce della lampada dal lato opposto della camera di guida (adesso é perfetto, non lo toccare!).

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Messaggioda marcoleo » 17 ago 2015, 15:34

Resta sempre interessante l'opzione che proposi tempo fa ma che solo adesso ho avuto tempo di realizzare....la "racchetta acchiappa insetti" alimentata con due pile AA da 1,5 volts. Questi dispositivi sono "stagionali" e qualche mese fa, quando ne parlai, non se ne trovava uno in tutta Milano. Ora siccome siamo in stagione di insetti e zanzare......la racchetta si trova facilmente anche al supermercato.

Il costo totale di questa soluzione è di 5,86 euro:

2.98 euro: racchetta acchiappa insetti
1.90 euro: confezione 2 starter Relco
0.98 euro: confezione 4 stilo AA da 1,5 Volts

Piccolo tutorial

La racchetta è facile da smontare. Nella mia c'erano 4 viti che dopo essere state tolte lasciano aprire un coperchio che espone il comparto batterie, il circuito e i fili che alimentano la "padella" della racchetta. La prima cosa da fare è tagliare i fili che alimentano le reti metalliche così ci si libera di quello che non serve (la "padella").

Il circuito che si presenta è questo:

WP_20150817_010.jpg


sulla destra notate che ho già collegato i due fili bianchi che alimentano la Relco.

Sul circuito a sx si vede l'alloggio delle batterie stilo (3 volts) e subito dopo l'interruttore rosso. Successivamente il circuito presenta un transitor e una resistenza che alimentano la corrente continua delle batterie ad un piccolo trasformatore che fornirà corrente alternata. Prima del trasformatore c'è anche un piccolo led verde che potete lasciare perchè indica l'accensione. A valle del trasformatore è montata la parte di circuito che moltiplica il voltaggio a 2500-3000 Volts a basso amperaggio. Vediamo quindi un diodo ed un condensatore finale.

Nelle seguenti foto vedete la Reclo collegata e accesa, la mia mano è sopra perchè devo pigiare il pulsante, ma successivamente al posto del pulsante si può collegare un relè per azionamento a distanza:

WP_20150817_019.jpg


WP_20150817_016.jpg



I fili che collegano la Relco possono essere estesi a piacere, e quindi si può pensare di posizionare la Relco all'interno dello spettroscopio e posizionare il circuito dove preferiamo all'esterno dello spettroscopio. Lo spazio impegnato da comparto batterie più circuito è di circa 15 x 4 cm, mentre se volete sfruttare il manico che già avete della racchetta lo spazio dipende dal modello della racchetta che acquistate, nel mio caso:

WP_20150817_012.jpg


Spero che questa soluzione, assieme a quelle già presentate, possa essere di aiuto a chi in questo periodo sta decidendo e valutando la soluzione più idonea al proprio setup.

Ciao,
Marco Leonardi
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Messaggioda nico » 17 ago 2015, 16:36

Ottimo suggerimento Marco.
Se uno dovesse usare una sola lampada sarebbe una ottima soluzione soprattutto per il fatto che non si maneggia il 220 volt.
Temo però che se non dovesse bastare una sola lampada, come nel caso di una sorta di flat box, quel circuito non possa alimentare più di una lampada o mi sbaglio?

Grazie comunque dell'idea.

P.S.
La lampada usata nella tua ultima foto è una Relco? Mi sembra che la forma sia differente. Fra l'altro sembra molto simile alla lampada che ho trovato dentro ad uno starter della Sylvania che avevo.
P_20150817_164424_1.jpg



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Messaggioda Paolo » 17 ago 2015, 17:11

Marco, e' una soluzione senz'altro piu' sicura di quella che fa uso della 220V di rete. Nico, per l'accensione di piu' lampadine bisognerebbe fare qualche prova.

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Messaggioda marcoleo » 17 ago 2015, 21:03

nico ha scritto:Temo però che se non dovesse bastare una sola lampada, come nel caso di una sorta di flat box, quel circuito non possa alimentare più di una lampada o mi sbaglio?


Nico, ho appena fatto una prova per te e confermo le tue previsioni. Il circuito può alimentare solo una lampada. L'idea che però mi ha spinto su queste prove è finalizzata all'installazione di una sola lampada all'interno del mio spettroscopio. Di fatto portando il circuito fuori lo spettroscopio si tratta "solo" di posizionare una lampada all'interno dello spettroscopio.
Per quanto riguarda la misura delle velocità radiali, giustamente fatto presente da Paolo in un post precedente, nel mio spettroscopio L200 è possibile angolare lo specchietto in modo da raccogliere sia la luce della stella che quella della lampada di calibrazione, non ho capito se il tuo Lhires utilizza un sistema simile, mi pare di si ma forse mi sbaglio. Se fosse possibile dovresti riuscire a trovare un angolo di inclinazione che ti permetta di realizzare uno spettro di calibrazione sovrapposto allo spettro della stella.

nico ha scritto:P.S.
La lampada usata nella tua ultima foto è una Relco? Mi sembra che la forma sia differente. Fra l'altro sembra molto simile alla lampada che ho trovato dentro ad uno starter della Sylvania che avevo.


E' proprio una Sylvania ! Bravissimo ! Ho provato queste Sylvania, le Relco e Osram, queste ultime sono quelle più pulite come righe di emissione e più costanti tra lampada e lampada Osram, sulle Relco ci sono dei blend tra le righe che possono indurre in errore se non sai dove sono. Purtroppo le lampade Relco non sono poi così consistenti nella qualità. Per esempio la Relco 480 S53993 oggi in commercio è differente dalla vecchia e pare introvabile Relco 480 S53989 per un basso segnale in H alpha, mentre le Osram St. 111 sono perfette come produzione (molto consistenti) ma hanno meno linee. Anche qui si tratta di trovare il compromesso giusto. Utilizzando una sola lampada si può anche pensare di sostituirla in funzione del progetto osservativo in corso, quindi l'ideale è comprarne di tipo diverso e, per ogni tipo, più campioni, tanto abbiamo visto che non costano molto. Se si pensa quindi di installare la lampada dentro lo spettroscopio a ridosso della fenditura si deve progettare qualcosa che permetta di cambiare la lampada rapidamente come quando si cambia una lampadina in casa, qui ci viene incontro il fatto che l'attacco a due pins è standard tra le diverse tipologie di starter. Progettare qualcosa a "cambio rapido" non dovrebbe essere particolarmente complicato.
Ciao
Marco Leonardi
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Messaggioda nico » 18 ago 2015, 0:57

Grazie mille Marco per le ulteriori indicazioni che ci stai dando.
Fra l'altro, se anche le lampade degli starter Sylvania o Osram possono andar bene comunque (con piccole differenze ovviamente fra un tipo ed un altro) la cosa è ancor più fattibile perché per trovare le Relco ho dovuto girare un bel po' e forse me le mandano a Settembre.

Grazie ancora e se hai novità tienici aggiornati.

Nico
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Messaggioda marcoleo » 18 ago 2015, 8:45

Nico, senza voler fare pubblicità io le Relco le ho trovate al Gigante mentre facevo la spesa e dando un occhio al reparto elettricità. Si presentano in questa confezione:

Relco.jpg


Se hai questa catena di supermercati in zona prova a dare un occhio. Eventualmente se non le trovi te le compro io qui e te le spedisco.

Ciao
Marco Leonardi
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