Ciao Max, intanto bravissimo per aver portato a termine cosi' rapidamente la fase di correzione della risposta strumentale!
A vedere il raffronto del profilo finale con il profilo di libreria c'e' un piccolo scostamento che bisognerebbe correggere. Questo tipo di problema nasce nella fase di rimozione degli artefatti e nella successiva fase di smoothing con il filtro "Arrotondamento spline".
Ti riporto i tagli che ho fatto nel mio trattamento (questo profilo e' la divisione del profilo calibrato in lunghezza d'onda per lo spettro di libreria):
Considera che per la parte a sinistra ho lavorato dopo aver fatto uno zoom altrimenti si possono commettere errori.
Posso essere piu' preciso se mostri il profilo della divisione prima dei tagli (questo e' il mio):
e quello che mostra i tagli effettuati (in rosso) con il profilo filtrato (in blu), ovvero la curva di risposta strumentale da usare per correggere lo spettro. Ripropongo quello ottenuto durante il mio trattamento:
Provo a rispondere alle tue domande...
1) No, funziona bene solo con le stelle di tipo spettrale A0 o similare. Come dicevo in precedenza, qualunque osservazione spettroscopica si avvale di una ripresa aggiuntiva di una stella che funge da riferimento il cui tipo spettrale e' simile a quello di Sirio. Osservando una stella rossa, non devi usare la procedura vista (non ci sono Balmer visibili e il continuo e' fortemente irregolare) ma semplicemente si utilizza quanto fatto per la stella di riferimento. Lo vedremo in seguito (e' semplicissimo).
2) Dipende dalla luminosita' del soggetto. I filmati vanno bene per soggetti molto luminosi. Se l'intensita' arriva a prendere una buona percentuale della gamma (es. se la saturazione avviene a 12000 ADU e lo spettro a 6000 ADU), il filmato puo' essere anche molto breve. Il problema del segnale scarso ti capitera' con i soggetti decisamente deboli. Per questi ti consiglio di non usare un filmato ma di prendere un certo numero di esposizioni da svariati secondi.
3) La terminologia usata tra gli spettroscopisti e' un po' diversa. Il "profilo spettrale" e' in generale un grafico che mostra come l'intensita' luminosa cambia con la lunghezza d'onda. Il profilo ha principalmente tre "stadi evolutivi" nelle nostre lavorazioni:
- non calibrato in lunghezza d'onda: l'asse delle ascisse riporta la coordinata X (il pixel del frame).
- calibrato in lunghezza d'onda: l'asse delle ascisse riporta la lunghezza d'onda (grazie alle operazioni che abbiamo visto, svolte con le righe di Balmer)
- calibrato in lunghezza d'onda e corretto per la risposta strumentale: il profilo finale di alta qualita'. Abbiamo corretto la distorsione del continuo grazie alla curva di risposta strumentale. Questa ci mostra quanto e' sensibile la nostra strumentazione ai vari colori. Come puoi vedere dal grafico sopra, nella parte blu dello spettro la sensibilita' e' piu' bassa (normale con le nostre camere digitali). La curva di risposta e' un prodotto intermedio della nostra lavorazione che rimane "nascosto".
4) Fai pratica con le piu' luminose e inserisce se puoi qualche stella piu' fredda (arancione o rossa). Mi raccomando, pero', prendi anche una stella di tipo spettrale A0V (simile a Sirio) nella stessa serata, servira' per fare la calibrazione e correggere per la risposta strumentale. Fondamentale che adesso includi anche l'ordine zero! Se vuoi una grande sorpresa, punta lo strumento verso gamma Cassiopeiae (centro costellazione).
Chiedi tranquillamente tutto quello che ti viene in mente. Ti ringrazio per l'apprezzamento, un tutorial sarebbe comodo ma il forum secondo me e' quanto di meglio ci sia per scambiare le esperienze e apprendere con la massima rapidita'.
Paolo