Web-as-sky-survey: una nuova frontiera!

[Paolo]

Ricordate il sito Astrometry.net? Ne parlavamo sul forum in questi topic:

viewtopic.php?f=11&t=1730#p12948
viewtopic.php?f=26&t=1837

Questo sistema permette la calibrazione astrometrica di immagini astronomiche in maniera del tutto automatica. Riesce a calibrare fotografie dai piu' disparati livelli qualitativi, basta che sia presente un campo stellare, anche se compreso in una piccola area dell'immagine.

La grande novita' e' che due astronomi, Dustin Lang e David Hogg (core team di Astrometry.net), lo hanno usato per verificare se l'enorme mole di immagini amatoriali disponibili nel web potesse essere utilizzata per produrre risultati di valenza scientifica. Dalle parole di David W. Hogg "...makes scientifically useful imaging of unknown provenance".

I due astronomi hanno provato a calibrare alcune migliaia di imamgini della cometa 17P/Holmes, reperite esclusivamente attraverso i motori di ricerca di Internet. Naturamente non tutto e' risultato calibrabile, ma con quanto e' stato processato correttamente si e' potuto procedere ad un sofisticato lavoro di astrometria, consentito evidentemente dalla statistica dei grandi numeri.

L'articolo e' qui:
http://arxiv.org/abs/1103.6038
(cliccare su "Download PDF" in alto a destra)

Durante la ricerca hanno pizzicato anche la mia immagine della 17P che mostra la disconnessione della coda ed e' stata inserita in una selezione di immagini dimostrative.

Il contenuto dell'articolo, come e' prevedibile, e' di una certa complessita' ma la sua particolarita' sta nel dimostrare come sia possibile raggiungere una precisione astrometrica tale da consentire scoperte di tipo scientifico partendo da moltissime immagini JPEG prive di qualunque calibrazione.

Questo della cometa Holmes e' un primo test cui seguiranno presto lavori che vedranno coinvolti altri target. Dustin Lang fa un parallelo con la cosiddetta "Citizen science" (es. Galaxy Zoo) con la grande differenza che in questo caso chi contribuisce puo' essere completamente "inconsapevole". In definitiva sostiene che si puo' fare scienza grazie a:

- semplici appassionati del cielo che mettono a disposizione le loro osservazioni e che non conoscono i fini scientifici
- scienziati che non conoscono la provenienza delle osservazioni con cui lavorano

Incredibile, vero? Un importante motivo per darsi da fare e soprattutto rendere fruibili sul web i propri lavori, corredati naturalmente dei dati di ripresa. Questi sono molto importanti ed e' bene che siano in qualche modo incorporati nell'immagine (meta-dati).

Sono passati solo alcuni giorni dalla presenza dell'articolo sul web ma c'e' gia' un grande interesse (e confusione). Ci sono svariate recensioni come questa:

http://link2universe.wordpress.com/2011 ... e-dal-web/

e purtroppo si trovano anche i soliti titoli altisonanti tipo "La cometa 'svelata' dalle foto sul web", "Le foto sul web rivelano l'orbita di una cometa", ecc. che erroneamente portano a pensare che prima di questa ricerca non si sapeva nulla della cometa Holmes. Le cose naturalmente non stanno cosi', si tratta dei soliti "giornalisti" che devono fare scalpore con le notizie, altrimenti queste non meritano di essere pubblicate... Vabbe', l'importante e' aver capito che il web ha enormi potenzialita' se si sa come lavorarci. Ed e' solo l'inizio...

A presto
Paolo

[alexconte]

Fantastica e pratica idea: il bello di Internet è che si può attingere ad una varietà "collaborativa" e di conoscenze (da filtrare) enorme. La difficoltà è che l'Uovo di Colombo è difficile da avvistare
Un salutone,
A.