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Nuova cometa di Natale

...e tutto ciò che non riusciamo ad identificare. Parte del Sistema Solare a cui vogliamo dare rilievo con una apposita sezione.

Messaggioda Paolo » 9 dic 2015, 17:01

Bellissima immagine, le variazioni sono davvero rapide. Anche l'angolo sotteso tra le direzioni delle due code sta cambiando. Il verde della chioma (se non alterato con il fotoritocco) lascia pensare ad un contenuto gassoso tipico, il cui spettro e' dominato dalle bande di Swan del carbonio biatomico (C2). Al momento mi sembra che non si siano visti spettri di questa cometa. Considerando che arriva dal "basso", e' molto probabile che Umberto ci regali la prima osservazione spettroscopica.

Alessandro, le coordinate piu' precise puoi trovarle consultando la pagina "Ephemeris Service" del Minor Planet Center:

http://www.minorplanetcenter.net/iau/MPEph/MPEph.html

Nel riquadro grande scrivi il nome della cometa: C/2013 US10

e nel campo "Ephemeris start date" la data (in TU) dalla quale parte la prima effemeride, rispettando il formato "AAAA MM GG HHMMSSS"

Ad esempio, se vuoi le effemeridi a partire dalle 5 del mattino ora locale (di domani) devi inserire 2015 12 10 040000. Con i dati che vedi (effemeridi per 5 giorni distanziate di 1 giorno):

input.JPG

ottieni:

output.JPG

Oltre le coordinate AR/DEC J2000, le effemeridi forniscono un parametro fondamentale per la fotografia, lo "Sky motion", ovvero la velocita' angolare della cometa nel suo moto fra le stelle. Con questo dato ricavi la massime durata della posa con l'immagine cometaria non mossa, guidata sulle stelle. Di solito si accetta un falso nucleo un po' piu' grande rispetto ad una immagine stellare (l'aumento della posa incrementa il mosso ma allarga nel contempo anche il nucleo per un effetto di saturazione). Il parametro principale e' ovviamente la focale usata. Al fuoco diretto del tuo C9 (foto della parte centrale con falso nucleo e chioma) probabilmente non puoi esporre per piu' di 3 minuti altrimenti il mosso diventa apprezzabile.

Puoi fare due calcoli a tavolino oppure valutare il mosso facendo qualche posa di prova (direttamente sull'immagine ingrandita).

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Messaggioda andreabelli » 9 dic 2015, 17:19

Quindi in pratica c'è una formuletta per calcolare, inserendo la focale dell'ottica di ripresa e/o altri dati, il tempo massimo di integrazione del singolo fotogramma, da tenere in considerazione rispetto al parametro "sky motion"?
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Messaggioda Alessandro » 9 dic 2015, 23:59

Grazie Paolo della spiegazione e dei preziosi consigli.
Spero di tornare quanto prima in montagna (questa volta con la ASI120MM come sensore di guida ;) ) per provare a fotografarla!

Saluti a tutti.
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Messaggioda Pering » 10 dic 2015, 10:36

Arriva Catalina, la cometa di NataleLa C/2013 US10 Catalina è riapparsa dopo il perielio senza grandi trasformazioni. Ci dovremo quindi accontentare di una bella cometa binoculare, ma non l’astro chiomato che le previsioni ci avevano fatto assaporare molti mesi fa.

Per noi osservatori boreali è una novità assoluta. Infatti soltanto i colleghi australi hanno avuto modo di osservarla fino a qualche tempo fa, prima che scomparisse tra l’intensa luce solare andando incontro al perielio.

Qualche giorno dopo il massimo avvicinamento all’astro diurno sono apparsi i primi report e le prime fotografie, che ce l’hanno descritta e mostrata immersa tra le luci del crepuscolo mattutino, simile a una stellina sfocata di sesta magnitudine.

A meno di improvvisi e imprevisti outburst la sua, ma lo avevamo ormai intuito, non sarà quindi un’ apparizione indimenticabile.

Speravamo almeno in un bis dello spettacolino offerto quasi un anno fa dalla C/2014 Q2 Lovejoy, ma la mancata crescita luminosa degli ultimi mesi aveva già disegnato uno scenario ridimensionato.

Prepariamoci a seguire quella che sarà comunque una cometa interessante, la cometa del Natale 2015, avvistabile, non appena avrà guadagnato una migliore altezza in cielo, con un piccolo binocolo. Nei primi giorni di dicembre converrà attendere l’inizio dell’alba per trovarla discretamente alta, ma in seguito, specialmente nella seconda parte del mese, risulterà ben osservabile già in piena notte. Si sposterà dalla Vergine verso il Bovaro. Nessun interessante incontro è previsto con oggetti deep sky, ma l’otto dicembre una foto a largo campo risulterà davvero suggestiva. La Catalina si verrà infatti a trovare a poco più di quattro gradi da Venere e a sei da un piccolo falcetto lunare.

Claudio Prà (Sezione comete UAI)

Il cielo del mese di dicembre 2015
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Messaggioda Paolo » 10 dic 2015, 14:59

Quindi in pratica c'è una formuletta per calcolare, inserendo la focale dell'ottica di ripresa e/o altri dati, il tempo massimo di integrazione del singolo fotogramma, da tenere in considerazione rispetto al parametro "sky motion"?

Andrea, distinguo due situazioni che vanno trattate in modo specifico.

Se sei sottocampionato (es. usi obiettivi fotografici a corta focale), puoi considerare il mosso quando lo spostamento della cometa supera 2 o 3 pixel. Un esempio:

- sky motion: 1.8 arcsec/min
- tolleranza massima: t = 2 pixel
- dimensione del pixel: d = 6.45 micron
- lunghezza focale: F = 200 mm

L'angolo A, sotteso dai due pixel sul cielo vale:

> A = d*t*206.3/F = 6.45*2*206.3/200 = 13.3 arcsec

Il tempo massimo che puo' avere la subposa:

> T max = A/sky motion = 13.3/1.8 = 7.4 minuti


Se invece usi focali lunghe e sei correttamente campionato (oppure sovracampionato, e' lo stesso), cioe' la FWHM di una stella e' di 3-4 pixel o superiore, la dimensione stellare sul piano focale e' dominata tipicamente dal seeing. Possiamo considerare il mosso quando lo spostamento della cometa supera di 1.5 o 2 volte la FWHM. Anche qui un esempio:

- sky motion: 1.8"/min
- seeing medio: S_FWHM = 4 arcsec
- tolleranza massima: t = 1.5 * S_FWHM (1.5 * 4 = 6 arcsec)

Il tempo massimo che puo' avere la subposa:

> T max = t/sky motion = 6/1.8 = 3.3 minuti

E' ancora meglio se calcoli il seeing effettivo misurando la FWHM di una stella nel frame. Con Astroart selezioni la stella e chiami il menu View->Stars. Nella riga dati che compare trovi la FWHM espressa in pixel sull'asse X ed Y (se non ci sono elongazioni le due misure sono uguali). Per passare dalla FWHM in pixel a quella in arcosecondi (necessaria per la formula sopra), puoi usare questa:

> S_FWHM = d*FWHM*206.3/F

dove d e' la dimensione del pixel espressa in micron e F la focale in mm.

Ditemi se quadrano le formule...

Questo in linea di massima. Poi, se la cometa non presenta dettagli fini (tipicamente nella coda di ioni) ed ha un falso nucleo diffuso e non puntiforme, il mosso puo' essere molto meno apprezzabile e la posa, di conseguenza, piu' lunga di quanto calcolato. Per questo e' possibile regolarsi prendendo dei frame con esposizione di varia lunghezza ed esaminandoli per capire quando il mosso comincia ad essere evidente.

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Messaggioda andreabelli » 11 dic 2015, 17:14

Grazie Paolo delle esaurienti informazioni! ;)

Fare delle prove di esposizione non è sempre possibile , specie se la cometa è bassa sull'orizzonte o se l'alba incombe, quindi i calcoli che hai suggerito sono molto utili.

Anche se il maggior problema è trovare il tempo e la nottata giusta per effettuare la ripresa...questo sì che non si risolve con una formula ma serve molta buona volontà!
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Messaggioda Pering » 12 dic 2015, 5:10

Presa tra le nuvole dell'orizzonte.
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Messaggioda marco » 23 dic 2015, 22:50

Ripresa di questa mattina dall^osservatorio di Mosciano S. Angelo al fuoco ridotto del vixen 102 ED a 500mm di focale.
Una foto senza pretese che ha sofferto anche di un anomalo calo di luminosità dovuto al riduttore correttore celestron (quello classico 0.63 per s.c.) che non lo ha portato certamente a f/5 o meglio, di focale si ma ha assorbito luce!!!! Ho avuto la conferma al momento di riprendere i flat.
Una ventina di ft da due minuti ciascuno.

Nessuno la riprende prima che si allontana? ;)
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