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Che camera scegliere

La nuova frontiera. Parliamo di questi sofisticati strumenti e di come hanno cambiato il mondo dell'astrofotografia.

Messaggioda Paolo » 21 set 2018, 14:47

circa il calcolo del range dinamico della 18, facendo uso del grafico io prenderei fwc 15000 corrispondente a Read noise 3 e quindi risultato 5000.

E' una possibile scelta. Ma spesso pero' vogliamo lavorare con il minimo rumore di lettura per i noti benefici dello stacking con pose corte e, in generale, con frame in cui domina il RN.

Il lato esattamente opposto, cioe' il settaggio che permette di lavorare con il minimo RN, purtroppo ammazza la dinamica (vale per tutte camere che stiamo considerando). Puo darsi allora che il miglior compromesso sia nel mezzo. Se impostiamo ad esempio 100 in entrambe le camere ASI 178 e ASI 183, otteniamo quanto segue (FWC/RN dedotti sempre dai grafici del costruttore):

ASI 178MM
FWC 5000e-
RN 1.7e-
Dinamica = 5000/1.7 = ~2900

ASI 183MM
FWC 5000e-
RN 2.2e-
Dinamica = 5000/2.2 = ~2300

Come dicevo nell'altro post, 2300 livelli sono ancora tantissimi per l'astrofotografo.

Circa il range della 8300 di soli 2688 si può dire che 16 bit sono sprecati? bastavano 12.
Giacchè siamo in tema vediamo la stl 11000: 5454 bastavano 13.

Anche a me sembra cosi'. Ho letto pero' che stare "stretti" con la profondita' di bit puo' introdurre del rumore. Per adeguare la gamma dei conteggi da digitalizzare (ADU) alla dinamica reale devi alzare parecchio il gain (e-/ADU). Al contrario, si tende a tenerlo basso per il discorso del rumore e, in generale, per una migliore rappresentazione del segnale. Qui potrebbe dare utili dettagli il nostro mitico Marco Paolilli che le camere digitali le progetta.

Infine mi chiedo ma il DR(stops) che si legge sui tabulati citati da Paolo corrispondono ai bit? Nel caso non stiamo a fare calcoli leggiamo e basta, la 183 al massimo il DR è poco superiore a 12, nel caso della 178 un filo più su, nel caso della 294 arriviamo a 13.

Gli stop sono gli EV fotografici (exposure value). Li ritroviamo ad esempio nei settaggi delle reflex, usati spesso per compensare un controluce o altro. Ogni valore successivo o precedente dimezza o raddoppia l'intensita' luminosa. Sono rappresentativi di un range dinamico ma personalmente, nell'ambito in cui si parla, preferisco i livelli agli stop oppure ai decibel.

Non so dirti a proposito del gap esibito dalla ASI 294. Sembrerebbe inutile lavorare con un settaggio sotto 120...

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Messaggioda umberto » 21 set 2018, 16:28

:ymhug: Giulio, io la sceglierei matrimoniale con esposizione a Sud, credo sia più confortevole e migliore per l'osservazione dei corpi celesti!....
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Messaggioda Pering » 21 set 2018, 18:46

In effetti il DR non è l'unico parametro che bisogna prendere in considerazione.
La sensibilità è forse più importante e qui il 183 che fiora l'85% la fa da padrona.
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Messaggioda Domenico1984 » 22 set 2018, 20:22

Paolo ha scritto:

Siccome mi pare di aver capito che stai facendo un raffronto con la ASI 183 a parita' di RN, basta ricavare sul relativo grafico la FWC corrispondente. Si ha 5000/2.2 = 2300 circa.

Sono questi i numeri da confrontare, non 8000 e 1800 che hai riportato per le due camere (non sono comunque enormemente diversi).

Viaggiando in treno forse ho sbagliato a pigiare la calcolatrice o mi sono ciecato in toto...
Cmq tra tutte quelle analizzate la migliore sembrerebbe la 294 se fosse mono sarebbe il massimo...
CCD o CMOS? bah...già prima era un casino scegliere il ccd ora che ci sono 2 tipologie con milioni di scuole di pensiero la vedo ardua.
Io analizzerei la cosa da un mio personale punto di vista.
Cosa voglio riprendere e quanto grande? Quale fattore di riduzione voglio applicare? Ovvero quanti pixel sarà grande la visualizzazione della mia immagine sul mio pc o sulla mia stampa?
Se volgio fare esempio M81 grande 1024x768 e occuparla per l'intero della mia immagine voglio poter sfruttare un'ottica la quale ricopra interamente la diagonale del mio sensore con la sola M81. Ho un full frame? bene l'ottica deve poter proiettare la m81 interamente sul mio sensore. Che grandezza di pixel voglio usare? Chissene..... Scelgo quella che mi dia una QE migliore e un rumore più basso.."Cavolo se la vedo al 100% vedo la nebbia!" Bene se dai tuoi 40megapixel la riduci a 1024x768 sono sicuro che vedrai una immagine bella incisa e completa...E' una mia visione attenzione ma vi lascio un piccolo esempio RC ridotto circa 1100 di focale con asi 178 pix 2.4micron..
Allegati
Ridotta.jpg
Originale.jpg
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Messaggioda gioveluna » 22 set 2018, 21:33

Ho un dubbio mi date qualche delucidazione, tra i grafici riportati oltre a quelli di Edo, quale tra queste camere ha un minor rumore e maggiore sensibilità.

ZWO-Fotocamera-ASI-290-MM-Mono.jpg



sony-imx183-specification-1000.jpg
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Messaggioda Pering » 22 set 2018, 22:48

290 sensibilità 80% rumore 1.4 a gain raccomandato
183 sensibilità 85% rumore 2.3 a gain raccomandato
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Messaggioda Pering » 24 set 2018, 21:33

“Chi sene....” beh, no, una corretta scelta della dimensione del pixel è importante, quando si è sottocampionati non riusciamo a cogliere appieno tutti i dettagli di cui disponiamo, quando siamo sovracampionati cogliamo sicuramente tutti i dettagli ma a costo di ridurre la fwc. Sicuramente melius abundare quam deficere, se l’immagine ci appare poco contrastata possiamo ridurre, o meglio potremmo usare il bin 2x2.
In effetti parlando di cmos la fwc ha meno importanza in quanto usando tempi brevi si riesce comunque a immagazzinare parecchio segnale , siamo costretti ad usare un’altra caratteristica, il range dinamico.
In conclusione potremmo dire che il campionamento non deve essere superiore a 1.5, meglio 1”/pix e il range dinamico il più elevato possibile.
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Messaggioda Paolo » 24 set 2018, 23:47

Ragazzi, ma certo che la dimensione del pixel e’ importante, io non dico il contrario. Come tanti, vedo voi usate una marea di ottiche, focali corte, medie e lunghe. Il problema e' che dovreste comprare tre, quattro, cinque camere che hanno sensori diversi, ognuno accuratamente calibrato per lo specifico strumento, l’estensione angolare del soggetto ed il cielo (ma neanche il suo stato e' costante nel tempo)! Un bel problema se non si dispone di tanti soldini...

Io non credo all'astrofotografo che giura fedelta' ad un dato strumento e allo specifico tipo di soggetti che intende osservare. Vedo oltretutto continue compravendite, strumenti che vanno e strumenti che vengono. Di ogni tipo e apertura. Voi che riprendete adesso con RC di grosso diametro, escludete che sotto il cielo scuro di montagna non porterete mai dei piccoli e piu' facilmente trasportabili APO per fare deep-sky di una certa ampiezza? Che io ricordi, a Fonte Vetica sono i piu' diffusi, quasi mai ho visto grandi telescopi con focali lunghe. Una camera con pixel piccoli qui sarebbe sfruttata alla perfezione. Se invece porti un sensore con pixel grandi, ti ritrovi immagini con le stelle quadrate da smussare con il drizzle (se ci riesci)...

Diverso invece potrebbe essere il caso di un osservatorio che intende svolgere attivita' di "ricerca" (es. astrometria, fotometria o spettroscopia), progettato fin dall'inizio per specifiche osservazioni (quasi sempre pianificate con un lungo orizzonte temporale). Qui senz'altro c'e' piu' spazio per trovare la migliore accoppiata telescopio/sensore, assumendo (lo devi fare per forza) un seeing medio.

Un'ultima considerazione a proposito di seeing e lunghe focali. Nelle situazioni di elevata turbolenza, chi fa fotometria (per fare un esempio) continua a lavorare nonostante il regime di sovracampionamento. L'astrofotografo invece si lamenta dei pixel troppo piccoli e butta tutto (a mio avviso farebbe bene a dedicarsi ad altro e attendere una serata piu' calma).

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