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CCD lineari per spettroscopia

La nuova frontiera. Parliamo di questi sofisticati strumenti e di come hanno cambiato il mondo dell'astrofotografia.

Messaggioda Marco Paolilli » 10 lug 2014, 14:40

Stavo leggendo una comunicazione relativa ad alcuni nuovi servizi offerti da un distributore, quando ho letto :

Using a new coating chamber gives us now two advantages: First we can coat larger sensors than before and second we can process more sensors in one coating run, which gives us the possibility to lower the prices for e.g. coated linears sensors to be used in spectroscopy applications.


In particolare mi è sembrata interessante la parte che ho sottolineato. Mi pare di capire che per fare spettroscopia "professionale" si utilizzano prevalentemente sensori CCD lineari.

E' davvero questo il caso ? Eventualmente può avere senso fare della sperimentazione metendo insieme un prototipo di una camera CCD con un sensore lineare ?
O non ho capito niente e mi sono perso ?

Ciao !
Marco Paolilli
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Messaggioda Paolo Maria Ruscitti » 10 lug 2014, 15:35

Credo che Paolo B. e soci potranno darti qualche info in più, però se vai sul sito della Apogee in effetti ci sono CCD progettate e realizzate proprio per la spettroscopia che utilizzano sensori lineari tipo 256 X 2048 pixel o cose del genere.
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Paolo Maria Ruscitti
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Messaggioda Paolo » 11 lug 2014, 12:06

Per CCD lineare, intendete sensori con una fila singola di pixel? Nenache io so quanti strumenti utilizzano sensori del genere. Molti degli spettroscopi professionali dovrebbero essere di tipo echelle, ovvero producono uno spettro bidimensionale a elementi "sovrapposti" che necessitano di un sensore quadrato o rettangolare:

echelle_spec_lrg.JPG

Ad Asiago (telescopio Galileo) utilizzano (almeno ai tempi del workshop del 2010) una CCD Andor iDus DU440 (2048×512 pixel) su uno spettrografo di tipo classico (non echelle).

Per uso amatoriale un sensore ad una sola fila di pixel (che tra l'altro dovrebbero essere molto alti per catturare il segnale dello spettro in tutto il suo spessore) forse risulta scomodo perche' quasi tutti gli spettroscopi sono a "fenditura lunga" e nella stessa integrazione acquisiscono anche lo spettro del fondo cielo, indispensabile per "pulire" quello del target. Un altro problema che potrebbe nascere con strumentazione amatoriale e' quello di centrare con precisione lo spettro sulla fila di pixel. Penso alle flessioni meccaniche degli spettroscopi come il Lhires III che a volte spostano lo spettro anche in direzione verticale durante l'integrazione. Parlo naturalmente per la mia (poca) esperienza, sicuramente ci sono vantaggi che non sto considerando...

Poi, se si parla di "linear-response CCD", e' tutto un altro discorso...

Grazie Marco per la segnalazione e la tua (come sempre) squisita disponibilita'!

Ciao ciao
Paolo
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Messaggioda Marco Paolilli » 11 lug 2014, 18:58

Ciao Paolo e grazie per le tante informazioni !

Ti confermo che per lineare intendevo che il CCD non è quadrato, ma è solo una striscia di pixel ( più o meno larga ).

Marco
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Messaggioda gdicarlo » 12 lug 2014, 11:45

allora... io di questi ccd monodimensionali ne ho visti in due
applicazioni: lettura codici a barre e spettrofotometri. restando
sul secondo caso, piu' simile a quelli di nostro interesse, i
sensori lineari (ad es. il Toshiba TCD 1304AP con 3648 pixel
rettangolari da 8x200 micron) (i 200 in verticale, ovviamente)
sono una scelta possibile in quanto non devi raccogliere anche uno
spettro di fondo cielo e puoi raccogliere tutta la luce su un solo
pixel (per ogni frequenza) evitando di dover sommare/binnare ecc...
il possibile problema sono i pixel caldi (che non solo eliminabili
o meglio lo sono a costo di perdere un pixel e quindi scendere localmente
in risoluzione)
ho visto piu' recentemente che si e' passati, per le stesse applicazioni,
a ccd asimmetrici (come l'Hamamatsu S11850-1106) che hanno 2048x64 pixel
quadrati da 14 micron; non so se e' per diminuire il problema con i
pixel caldi o se per altri motivi.

il 2048x64 si potrebbe usare per uno spettrografo astronomico, in quanto
c'e' abbastanza spazio anche per il fondo cielo (peraltro il ccd hamamatsu
citato sarebbe fantastico, con un'efficienza quantica tra il 70 e l'80 per
cento nell'intero intervallo 400-750 nm... chissa' quanto costa...)

per gli spettrografi professionali, come ha detto paolo, essendo praticemente
tutti degli echelle, servono ccd bidimensionali

ciao ciao g.
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