QUASAR

A parte qualche piccolo pezzetto qua e là, non manca più nessuno all'appello... oggi mi hanno confermato la disponibilità in pronta consegna anche dell'autoguida Lodestar!!!
Adesso non solo sbavo, ma lascio proprio la scia! 

;D

... a proposito di Lodestar, facci sapere come va... mi sembra
un prodotto molto interessante...

aspettiamo ansiosi i primi risultati  ;)
ciao, Max

Su ispirazione del guru, ed in attesa che gli effetti della strumentite acuta svaniscano insieme alle nuvole, ho fatto qualche scatto con il tappo.
Questo è uno di questi scatti e, come direbbe qualcuno, la domanda sorge spontanea... perchè da un lato c'è quella minacciosa banda più scura, e perchè negli scatti fatti con il suo software non si vede quella banda??? 
Devo preoccuparmi?      ???

PS: Questo scatto è stato fatto con AA3, esportato in jpg24, e ridotto di dimensione.
A proposito, come si fa dal plugin di AA3 a mettere la camera in "cooler on"?

Sappi che stai osservando una differenza di intensita' davvero esigua. Senza un soggetto l'immagine, di cui AA per default regola le soglie di visualizzazione, ha uno stretching pauroso. Magari basta anche una macchia in un flat frame (anche lui normalmente tiratissimo) per non vedere piu' quelle variazioni. Quindi occorre che riprendi un flat o meglio un soggetto astronomico, domani il meteo e' previsto migliore e spero potrai dare la prima vera luce alla camera.

Credo con il suo software non vedi quella banda semplicemente perche' non effettua lo stretching esasperato come accade in Astroart (peraltro ultilissimo, te ne accorgerai quando fai il puntamento dei soggetti astronomici).

Non preoccuparti e sappi che due deboli bande vicino ai lati vengono fuori anche sulle SXV-H9 (compresa la mia) ma non rappresentano un problema. Per lavori "di fino" tutto si risolve con la calibrazione dei frames.

Tienici informati!
Paolo

PS: purtroppo non so proprio dirti nulla riguardo il dettaglio che chiedi sul "cooler on".

Rispolvero questo vecchio post per un aggiornamento:

Dopo quasi 10 anni di egregio lavoro contro le intemperie, va in pensione il legno di copertura del mobile-ricovero del telescopio.
Da oggi infatti, una nuova copertura in alluminio garantirà lunga vita allo stesso!
Avrei dovuto farlo anche un pò prima, ma... meglio tardi che mai!

Ben fatto Max!
Certo che l'aria di mare (anche se non sei proprio a quota zero) e' micidiale per le cose esposte...
Comunque Sole e acqua piano piano tendono a danneggiare anche la mia casetta di legno, l'impregnante e' fondamentale!

Paolo