Esumo nuovamente il post: ieri sera, dopo nottate trascorse a fare test vari, ho smontato tutta l'ottica del C9. Attenzione che la storia è lunga e non ancora terminata.
Premessa: ricordo che avevo un problema di stelle elongate mentre riprendevo con la CCD, nonostante lo strumento fosse collimato. In più vi era un evidente astigmatismo.
Si paventava un tilt del sensore della CCD, ma non è così.
Insomma, cambiando raccordi, riduttori di focale, collimando eccetera, il problema rimaneva.
Una sera, sconfortato, decisi di andare a Teramo presso un mio amico e cercare di capire in due cosa potesse essere. Come prima cosa controllammo la collimazione e.... il telescopio era assolutamente scollimato, mentre la sera prima era perfetto. Non appena toccai le Bobs' Knobs per ricollimarlo... orrore ! L'intera culla del secondario sballottava a destra e a sinistra: si era allentata la ghiera di ritegno del tutto. Imprecando, iniziai ad avvitare, dolcemente, la ghiera e .... l'intera lastra correttrice schizzò a destra: lasciamo perdere le imprecazioni che mi sono inventato.
A quel punto non rimaneva altro da fare che smontare la lastra correttirce e vedere che cosa era successo. Svitando le virti di ritegno del collare della lastra, si notò subito che su sette o otto viti, due erano serratissime, mentre le altre molto ma molto lasche. Ovviamente pensai che la cuasa dell'astigmatismo fossero dei tensionamenti della lastra. Tolta la ghiera, altra sorpresa: la lastra correttice non aveva segni visibili per il suo orientamento e mancavano adidrittura i distanziali in sughero.Per farla breve, ricentrammo la lastra con degli spessori ricavati con del vellutino nero, sistemammo il secondario ed eseguimmo uno star test: gli anelli, stavolta, non erano più poligonali ma comunque vi era un astigmatismo visibile ad alti ingrandimenti (800x) sul terzo anello di diffrazione. Dato che usavamo una stella artificiale da 5 micron, pensammo che il tutto fosse passabile, anche se in effetti non era una grande ottica. Però per il visuale andava benone e infatti osservando Giove la visione era davvero piacevole.
Tempo qualche altro giorno e finalmente una notte serena: provo qualche posa e ... doppio orrore! Le stelle, ora, erano decisamente più a fuoco delle volte precedenti, ma l'allungamento era notevole. In pratica erano dei trattini. Stessa cosa eseguendo pose da 1/100 di secondo in Ha a F10 su Vega. ruotando la CCd di 90 gradi verso sinistra, l'orientamento del trattino cambiava e quindi non era la camera.
A quel punto scatta la ricerca su Internet e i contatti con il supporto Celestron. Per farla breve, Celestron asserisce che la centratura dello specchio secondario rispetto al primario e della lastra rispetto al primario, non è importante mentre è importante l'orientamento del secondario rispetto alla lastra correttrice. Per tale ragione vi sono dei segni sul bordo interno della lastra, nel mio caso, e sul secondario. Tali segni devono essere allineati e posti dalla parte opposta rispetto la manopola del focheggiatore: nel mio caso, guardando lo strumento, ad ore 3.
Quindi, ieri sera, abbiamo rismontato tutto, allineato i vari segni e, già che c'eravamo abbiamo centrato anche il secondario rispetto alla lastra correttrice usando come spessori posti a 90 gradi l'uno rispetto all'altro dei pezzettini di plastica ricavati da una vecchia carta di credito che fortuna ha voluto fosse dello spessore corretto. Misurando con un calibro centesimale abbiamo avuto un erorre di circa 5 decimi di millimetro, che abbiamo ritenuto abbastanza ridotto. Abbiamo poi rimontato la lastra correttice verificando che anch'essa fosse posizionata in modo che il secondario e primario fossero il più possibile allineati. Per fare questo abbiamo usato un Chesire e alla fine abbiamo creato dei distanziali usando un nastro biadesivo abbastanza spesso comperato al supermercato facendo aderire una parte al tubo e lasciando la pellicola protettiva sull'altra. La cosa ha funzionato benissimo tant'è vero che lo strumento è ritornato alle condizioni pari al nuovo e cioè con il
solito astigmatismo ben visibile in foto ma non più stelle a trattino. Altre imprecazioni fuori della norma ....
Allora abbiamo provato, già che c'eravamo altre configurazioni: con lastra ruotata, con solo secondario ruotato, con lastra e secondario ruotati e così via, ma... nulla.
Sempre il solito astigmatismo e sempre nella solita posizione.
Curiosità: ruotando variamente lastra e secondario non abbiamo notato differenze significative nella puntiformità stellare (coma o astigmatismo) rispetto alla
configurazione da manuale neanche con la CCD mentre disallineando lastra e secondario rispetto allo specchio principale sì (stelle a trattino) in barba a quanto diceva il supporto Celestron.
Insomma: il problema sembra essere nello specchio principale a questo punto c'è ben poco da fare. Lo strumento lavora bene in visuale (evidentemente le aberrazioni dell'occhio umano anche se sano come il mio sono ben superiori a quelle del mio strumento) però in ambito fotografico mostra i suoi limiti.
Soluzioni:
1) Vendo lo strumento ad un visualista al quale la fotografia non interessa: in auesto caso si possono avere buone soddisfazioni.
2) Sento un'artigiano come Toscano e vedo se vale la pena sistemare il tutto e a quale prezzo.
Comunque sono talmente arrabbiato che ho lasciato il tubo a casa del mio amico, onde evitare di prenderlo a martellate.
Attendetevi aggiornamenti su questo tema.....
Un salutone,
A.
P.S. Attenzione: nei tubi prodotti dal 2004 al 2008, l'allentamento della ghiera del supporto del secondario è abbastanza frequente (un tipo che si presenta come ex operaio Celestron asserisce che in quel periodo l'addetto al fissaggio era una donna la quale non aveva abbastanza forza per stringere adeguatamente la ghiera. In futuro risolsero il problema con un goccio di colla. Non so se sia vero, però è comunque da far sbellicare dalle risate, nel mio caso isteriche)