Cornetti lunari
Il 28 febbraio, meteo permettendo, provate a cercare verso le 6 di sera il croissant di una luna di meno di diciotto ore, sopra l'orizzonte ovest-sud-ovest.
Data l'età della luna, è una bella sfida non solo per l'occhio nudo, ma anche per un binocolo. Con strumenti più potenti, ovviamente, tutto diventa possibile...
Negli anni '30 l'astronomo francese André Danjon ha calcolato che è impossibile percepire il sottile croissant lunare fintanto che la distanza angolare apparente tra Luna e Sole rimane inferiore a 7°. In tal caso, infatti, la luminosità del croissant è inferiore a quella del fondo cielo. Per acquistare una luminosità tale da renderla visibile, quindi, la luna deve avere un'età minima di 10-12 ore.
Senza entrare in particolari necessariamente legati a questioni di meccanica celeste, si può affermare che i periodi migliori dell'anno per l'osservazione di questo tipo di fenomeni corrispondono all'autunno per la vecchia luna del mattino e alla primavera per la giovane luna serale, meglio ancora se la luna è al perigeo, quando il diametro apparente è massimo.
Ovviamente, il fattore decisivo resta la trasparenza dell'atmosfera (inquinamento, umidità e quant'altro fanno la differenza)!
Su internet ho trovato un solo programma capace di calcolare le condizioni di visibilità per questo fenomeno. Si chiama Mooncalc e lo potete scaricare gratuitamente (è freeware) al seguente indirizzo: http://www.starlight.demon.co.uk/mooncalc/
In bocca al lupo...
Data l'età della luna, è una bella sfida non solo per l'occhio nudo, ma anche per un binocolo. Con strumenti più potenti, ovviamente, tutto diventa possibile...
Negli anni '30 l'astronomo francese André Danjon ha calcolato che è impossibile percepire il sottile croissant lunare fintanto che la distanza angolare apparente tra Luna e Sole rimane inferiore a 7°. In tal caso, infatti, la luminosità del croissant è inferiore a quella del fondo cielo. Per acquistare una luminosità tale da renderla visibile, quindi, la luna deve avere un'età minima di 10-12 ore.
Senza entrare in particolari necessariamente legati a questioni di meccanica celeste, si può affermare che i periodi migliori dell'anno per l'osservazione di questo tipo di fenomeni corrispondono all'autunno per la vecchia luna del mattino e alla primavera per la giovane luna serale, meglio ancora se la luna è al perigeo, quando il diametro apparente è massimo.
Ovviamente, il fattore decisivo resta la trasparenza dell'atmosfera (inquinamento, umidità e quant'altro fanno la differenza)!
Su internet ho trovato un solo programma capace di calcolare le condizioni di visibilità per questo fenomeno. Si chiama Mooncalc e lo potete scaricare gratuitamente (è freeware) al seguente indirizzo: http://www.starlight.demon.co.uk/mooncalc/
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There are 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't...
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