QUASAR

beh... se sei su un volo di linea una bella botta te la prendi...

Giuseppe, anche se non ne sono sicuro, credo che negli aerei la maggior parte dell'esposizione provenga da particelle secondarie, frutto di urti avvenuti nella stratosfera/ionosfera; dato che i raggi cosmici prodotti dai brillamenti non raggiungono energie estremamente elevate, probabilmente non sono in grado di generare sciami realmente pericolosi a 10-12 mila metri. Purtroppo è complicato reperire informazioni sull'argomento perchè la maggior parte degli articoli scientifici sono a pagamento, forse tu ci riesci...
Per quanto riguarda la correlazione tra la scala delle tempeste geomagnetiche e l'indice Kp ho trovato questa utile tabella:
http://www.swpc.noaa.gov/NOAAscales/
Come si vede, anche se si verificasse un G-3 (Kp=7) non ci sarebbero catastrofi ma qualche satellite potrebbe resettarsi e qualche temporaneo problema alla navigazione e alle trasmissioni HF potrebbe esserci. In ogni caso, non sono menzionati pericoli alla salute a terra o a bordo di aerei...

Ci siamo. E' arrivato il secondo CME e adesso Kp=6! La tempesta magnetica in atto è di classe G2 ma, nelle prossime ore, potrebbe intensificarsi. Non sono previsti problemi seri alle comunicazioni o alle linee elettriche, solo spettacolari aurore visibili anche nel Nord degli Stati Uniti (quando tramonterà il Sole)...
http://www.spaceweather.com

Sistemi di alimentazione:
sistemi di alimentazione ad alta latitudine possono verificarsi allarmi di tensione, tempeste di lunga durata possono causare danni trasformatore.

Operazioni spaziali:
azioni correttive per l'orientamento possono essere richiesti dall'autorità di controllo a terra; possibili cambiamenti nella resistenza influiscono previsioni orbita.

Altri sistemi:
HF propagazione radio può svanire a latitudini più alte, e aurora è visto a partire da New York e Idaho (tipicamente 55 ° geomagnetico lat.) **.

Nella notte Kp ha raggiunto il valore 7 per poi tornare a 4 (valore attuale); tuttavia, a parte le aurore osservate persino in Arizona (Sud degli USA!), non ci sono notizie di particolari inconvenienti (ironicamente, ieri il sito SpaceWeather è andato in tilt ma per motivi slegati dalla tempesta solare...).
Adesso sia il flusso di raggi X che quello di protoni sono tornati ai livelli di norma ma il NOAA valuta il 50% di probabilità di osservare altri brillamenti di classe X nelle prossime 24/48 ore...

tornando al discorso sugli aerei il problema e' reale, era peggio
quando c'erano i concorde, ma anche sui normali voli le dosi non
sono trascurabili

un pdf con un po' di dati, non nuovissimo e sicuramente non il
migliore/definitivo ecc... :

http://www2.ans.org/pubs/magazines/nn/docs/2000-1-3.pdf

ciao ciao g.

Grazie gdc a saper leggere... L'inglese.
Oggi un'altra botta.

gdicarlo ha scritto:tornando al discorso sugli aerei il problema e' reale, era peggio
quando c'erano i concorde, ma anche sui normali voli le dosi non
sono trascurabili
un pdf con un po' di dati, non nuovissimo e sicuramente non il
migliore/definitivo ecc... :

Molto interessante, grazie. In parte conferma quello che dicevo io (la principale fonte di esposizione sono i raggi cosmici galattici che, peraltro, diminuiscono durante i massimi di attività solare!) ma ad alta quota c'è un contributo dai brillamenti solari...